Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / atalanta / Editoriale
Antonio Conte e un'autocelebrazione che va oltre i suoi meriti: nessuna spallata, lo scorso anno la Juve è crollata sotto il peso dei suoi erroriTUTTO mercato WEB
© foto di TUTTOmercatoWEB.com
domenica 21 novembre 2021, 13:01Editoriale
di Raimondo De Magistris

Antonio Conte e un'autocelebrazione che va oltre i suoi meriti: nessuna spallata, lo scorso anno la Juve è crollata sotto il peso dei suoi errori

Nato a Napoli il 10/03/88, laureato in Filosofia e Politica presso l'Università Orientale di Napoli. Lavora per Tuttomercatoweb.com dal 2008, è il vice direttore dal 2012
La Juventus ha chiuso l'ultimo campionato con 78 punti. Ha conquistato la qualificazione in Champions League al fotofinish, solo grazie al suicidio di un Napoli che in casa contro l'Hellas Verona ha gettato via l'obiettivo all'ultima curva. Fu quello sussulto importante in un campionato sciagurato: 78 punti sono stati per la Juventus risultato negativo come mai era accaduto negli anni dei nove Scudetti consecutivi. In quelle nove stagioni, il secondo peggior risultato erano stati gli 83 punti con Sarri, un anno prima. Quando il progetto era già in evidente declino a causa di troppe scelte sbagliate.
Sarri dopo Allegri fu scelta azzardata, sbagliata a posteriori. Ma se punti le tue fiches sul gioco sarrista poi devi dargli fiducia, soprattutto tempo. Alla Juventus non è accaduto e un anno dopo ecco Andrea Pirlo. Al gioco offensivo, a idee propositive tutte da costruire, Pirlo aggiungeva il dettaglio non trascurabile dell'inesperienza. Più di Sarri, se ci punti poi devi dargli fiducia e tempo. Come Sarri, Pirlo è stato silurato dopo un anno. Un inedito per la Juventus: due allenatori cambiati in due stagioni dopo i due tecnici nei precedenti otto.

Fin dove arrivano i meriti di Conte...
In questo quadro brevemente riassunto, va incorniciata l'autocelebrazione di Antonio Conte nella sua intervista alla 'Gazzetta dello Sport'. Il manager del Tottenham è tornato sulla sua recente avventura in Italia, ha etichettato la vittoria con l'Inter come la più difficile della sua carriera e s'è preso meriti per un lavoro che Luciano Spalletti aveva ben impostato e che lui ha completato con la conquista dello Scudetto. L'ha fatto col suo lavoro, col suo carisma, con acquisti che ha voluto lui. In poco più di 12 mesi, sotto la sua gestione, l'Inter ha ingaggiato Lukaku, Hakimi, Eriksen, Vidal, Barella, Sensi, Sanchez, Moses e Young. In alcuni casi è stato lui a forzare la mano, in altri è stato addirittura determinante per il buon esito dell'operazione. Chapeau: insidiarsi in un progetto con garanzia di forti investimenti non è certo un demerito, anzi, è caratteristica degli allenatori bravi. Però l'Inter lo scorso anno ai nastri di partenza era la squadra più forte e ha vinto. Non era scontato, anzi, la squadra nerazzurra ha vissuto l'anno della sua consacrazione. Non un'impresa.


...E quando va oltre
Perché però volersi prendere i meriti per la debacle della Juventus? Oltre a rimarcare indirettamente che il suo mancato ritorno a Torino resta un nervo scoperto, vuol dire tuffarsi in un mondo parallelo fatto di autocelebrazione e scarsa obiettività. "Se non ci fossimo stati noi a interrompere il ciclo juventino, la Juventus sarebbe ancora lì davanti", ha detto. Un racconto che non tiene conto della classifica, di come è andata la stagione, di un campionato 2020/21 che fino a un tre mesi dalla fine ha visto nel Milan l'unica vera antagonista dei nerazzurri. Mai la Juventus.
La verità è che i bianconeri si sono autosabotati, hanno compiuto il delitto perfetto con scelte prese e rinnegate. Che il ritorno ad Allegri è la chiara ammissione di colpa di Andrea Agnelli e che negli ultimi anni è stata la Juventus a infilarsi da sola in un vicolo cieco. Non l'Inter di Conte a dargli la spallata.