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Udinese, Marino: "Contro l'Atalanta successo qualcosa mai visto in 40 anni di calcio"
Il direttore dell'area tecnica, Pierpaolo Marino, ha parlato a SKY prima della sfida contro la Juventus. "L'arrabbiatura non passerà, finché la classifica non ci darà quello che vogliamo. Rimane il rammarico per quella giornata incredibile, di vigilia, nella sfida contro l'Atalanta perché in quarant'anni di calcio è successo qualcosa che non si è mai visto".
Ma le ha insegnato qualcosa quella vigilia?
"No, non ho niente da imparare, se non la delusione, il rammarico perché questo è uno sport dove tutti dovrebbero essere messi in condizione di giocare al massimo delle possibilità. Ho fatto qualcosa come 34 campionati fra Serie A e B, una trentina di A, devo dire che un momento così irrazionale non lo avevo mai vissuto".
Il nuovo protocollo la convince?
"Non abbiamo niente di notificato, mi sembra più logico. Se la vogliamo parametrare alla partita con l'Atalanta, facendo un calcolo sommario che abbiamo fatto anche se non sappiamo qual è il numero - aspettiamo la Federcalcio, spero la ponderino bene: i Primavera non professionisti, portieri o giocatori di movimento non devono andare in campo in A - mi riservo di giudicarlo... Mi pare una sconfitta per gli enti organizzativi, soprattutto per la Lega, che a un anno di distanza da Juventus-Napoli si è sollecitato solamente ora, dopo l'obbrobrio di Udinese-Atalanta, il parere del governo. Non ci si mette a legiferare a due giorni dalla partita".
Avete preso Benkovic, arriverà un altro difensore? Più facile Pablo Mari o Izzo?
"Vogliamo integrare un reparto competitivo. Benkovic è un acquisto prospettico, come avete visto dalle statistiche ha bisogno di recuperare, di essere ricondizionato. I nostri scout lo conoscono bene, ha qualità importanti, con calma lo metteremo in condizioni per esprimersi al meglio. È partito Samir e qualcosa faremo ancora. Sicuramente un difensore, anche se nomi non ne faccio".
Ma le ha insegnato qualcosa quella vigilia?
"No, non ho niente da imparare, se non la delusione, il rammarico perché questo è uno sport dove tutti dovrebbero essere messi in condizione di giocare al massimo delle possibilità. Ho fatto qualcosa come 34 campionati fra Serie A e B, una trentina di A, devo dire che un momento così irrazionale non lo avevo mai vissuto".
Il nuovo protocollo la convince?
"Non abbiamo niente di notificato, mi sembra più logico. Se la vogliamo parametrare alla partita con l'Atalanta, facendo un calcolo sommario che abbiamo fatto anche se non sappiamo qual è il numero - aspettiamo la Federcalcio, spero la ponderino bene: i Primavera non professionisti, portieri o giocatori di movimento non devono andare in campo in A - mi riservo di giudicarlo... Mi pare una sconfitta per gli enti organizzativi, soprattutto per la Lega, che a un anno di distanza da Juventus-Napoli si è sollecitato solamente ora, dopo l'obbrobrio di Udinese-Atalanta, il parere del governo. Non ci si mette a legiferare a due giorni dalla partita".
Avete preso Benkovic, arriverà un altro difensore? Più facile Pablo Mari o Izzo?
"Vogliamo integrare un reparto competitivo. Benkovic è un acquisto prospettico, come avete visto dalle statistiche ha bisogno di recuperare, di essere ricondizionato. I nostri scout lo conoscono bene, ha qualità importanti, con calma lo metteremo in condizioni per esprimersi al meglio. È partito Samir e qualcosa faremo ancora. Sicuramente un difensore, anche se nomi non ne faccio".
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