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Caos Serie C: Assemblea infattibile prima del Consiglio Federale. Il punto della situazione
Sono giornate intense quelle che sta vivendo la Serie C in attesa del prossimo Consiglio Federale dell’8 giugno, chiamato a prendere nuova posizione su molti temi legati alla ripresa del calcio italiano ivi compresa la Lega Pro.
Nelle ultime ore in seno alla terza serie è scoppiato il caso dell’Assemblea di Lega richiesta da alcuni club (12, il numero minino necessario e non quindi un plebiscito) per analizzare quanto emerso dal Consiglio Direttivo avvenuto la scorsa settimana alla presenza del presidente della FIGC Gabriele Gravina. Una richiesta, questa, che alla fine non è stata accolta dalla Lega Pro per questioni meramente temporali. Regolamenti alla mano, infatti, l’Assemblea di Lega deve essere convocata almeno sette giorni prima la data nella quale si vuole sostenerla. Tale richiesta è arrivata il 1° giugno e, dunque, l’Assemblea avrebbe dovuto essere convocata per l’8, giorno nel quale è stato fissato il Consiglio Federale (fischio d’inizio per le ore 12 con un Comitato di Presidenza antecedente) a Roma e al quale presenzierà dal vivo sia Francesco Ghirelli che i due consiglieri federali in quota Lega Pro.
Impossibile, dunque, effettuare tale Assemblea nella prima data utile da regolamento considerando anche che le determinazioni sarebbero dovute essere presentate in Federazione secondo le consuete procedure. A quel punto la Lega di Serie C ha fatto sapere di essere disponibile a percorrere due vie: la prima volta ad un Assemblea subito dopo l’8 giugno, mentre la seconda legata ad una riunione informale dei club nei giorni immediatamente precedenti il Consiglio Federale.
Di fronte a tale proposta, stando a quanto raccolto dalla redazione di TuttoMercatoWeb.com fra i richiedenti un solo club si è detto favorevole all’Assemblea di Lega dopo l’8, sette di sono opposti e altri 4 non hanno preso alcun tipo di posizione. Le sette contrarie hanno poi chiesto alla stessa FIGC di non parlare della Serie C e di “non discutere i provvedimenti assunti in Consiglio Direttivo”.
Affermazione, questa, molto particolare visto che, da nostre verifiche, il Consiglio in questione, non ha effettuato alcuna delibera, prendendo solamente atto dell’impossibilità di portare a termine la stagione regolare con tutte le giornate ancora da disputare. A quel punto, sempre nell’appuntamento del 1° giugno, i presenti, fra i quali vi era anche lo stesso Gravina, ha fatto una fotografia della situazione e valutato quelle che erano le disposizione dell’articolo 49 delle NOIF in merito a promozione e retrocessioni, in modo tale che il Consiglio Federale decidesse se applicare quanto previsto dal regolamento oppure utilizzare un nuovo format.
Nelle ultime ore in seno alla terza serie è scoppiato il caso dell’Assemblea di Lega richiesta da alcuni club (12, il numero minino necessario e non quindi un plebiscito) per analizzare quanto emerso dal Consiglio Direttivo avvenuto la scorsa settimana alla presenza del presidente della FIGC Gabriele Gravina. Una richiesta, questa, che alla fine non è stata accolta dalla Lega Pro per questioni meramente temporali. Regolamenti alla mano, infatti, l’Assemblea di Lega deve essere convocata almeno sette giorni prima la data nella quale si vuole sostenerla. Tale richiesta è arrivata il 1° giugno e, dunque, l’Assemblea avrebbe dovuto essere convocata per l’8, giorno nel quale è stato fissato il Consiglio Federale (fischio d’inizio per le ore 12 con un Comitato di Presidenza antecedente) a Roma e al quale presenzierà dal vivo sia Francesco Ghirelli che i due consiglieri federali in quota Lega Pro.
Impossibile, dunque, effettuare tale Assemblea nella prima data utile da regolamento considerando anche che le determinazioni sarebbero dovute essere presentate in Federazione secondo le consuete procedure. A quel punto la Lega di Serie C ha fatto sapere di essere disponibile a percorrere due vie: la prima volta ad un Assemblea subito dopo l’8 giugno, mentre la seconda legata ad una riunione informale dei club nei giorni immediatamente precedenti il Consiglio Federale.
Di fronte a tale proposta, stando a quanto raccolto dalla redazione di TuttoMercatoWeb.com fra i richiedenti un solo club si è detto favorevole all’Assemblea di Lega dopo l’8, sette di sono opposti e altri 4 non hanno preso alcun tipo di posizione. Le sette contrarie hanno poi chiesto alla stessa FIGC di non parlare della Serie C e di “non discutere i provvedimenti assunti in Consiglio Direttivo”.
Affermazione, questa, molto particolare visto che, da nostre verifiche, il Consiglio in questione, non ha effettuato alcuna delibera, prendendo solamente atto dell’impossibilità di portare a termine la stagione regolare con tutte le giornate ancora da disputare. A quel punto, sempre nell’appuntamento del 1° giugno, i presenti, fra i quali vi era anche lo stesso Gravina, ha fatto una fotografia della situazione e valutato quelle che erano le disposizione dell’articolo 49 delle NOIF in merito a promozione e retrocessioni, in modo tale che il Consiglio Federale decidesse se applicare quanto previsto dal regolamento oppure utilizzare un nuovo format.
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