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L'editoriale sulla C - Paradosso Teramo. Due club verso l'oblioTUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Rosito
lunedì 14 gennaio 2019, 10:33Serie C
di Luca Bargellini

L'editoriale sulla C - Paradosso Teramo. Due club verso l'oblio

Editoriale di Luca Bargellini per TuttoC.com
Sembra esserci una congenita necessità di problemi da affrontare in questa Serie C. Anche con il campionato fermo e con il mercato in pieno svolgimento questa nostra terza serie vive sul filo del rasoio, senza un giorno di pace.

RISPETTO A CHI? - Già perché le dichiarazioni arrivate da Teramo hanno risuonato nelle orecchie di tutto gli appassionati di Lega Pro come qualcosa di feroce e imprevisto. Argomentazioni come quelle sollevate dal neo ad Nicola Di Matteo hanno, infatti, poco a che vedere con il mondo del pallone e, a dire la verità, anche con il mondo civile dato che di “rispettoso” nella camorra non c’è mai stato niente in passato, non c’è niente adesso né mai ce ne sarà in futuro. Che di “scelta di vita” vada a parlare a chi ha pagato sulla propria pelle l’infamia delle azioni di certi criminali. Parole “assurde e vergognose” le ha definite il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, che ha attivato subito il Comitato Etico per fare chiarezza sulla vicenda, così come si è mossa la Procura Federale: procedure istituzionali, queste, che devono dare subito una segnale forte. Definire bene cos’è è accaduto a Teramo (dove si parla di fraintendimento), capire le motivazioni alla base delle parole del dirigente biancorosso e decidere quale sanzione possa essere la più appropriata. Perché di persone che parlano di rispetto nei confronti di una organizzazione criminale questo movimento non ha assolutamente bisogno.


SVINCOLIAMOCI! - Oltre a capire cosa accadrà per il “caso Teramo”, nelle prossime ore dovremo attenderci un segnale importante sul futuro di due club in “terapia intensiva” come Pro Piacenza e Matera. Per oggi, infatti, è atteso lo svincolo d’ufficio di dodici calciatori e due dirigenti del club emiliano dopo che venerdì il Collegio Arbitrale del CONI ha dato parere positivo alla loro richiesta di liberarsi a causa della mancata riscossione degli ultimi stipendi. Il futuro rossonero, dunque, è appeso ad un filo. Sottilissimo. La squadra praticamente non c’è più (sono rimasti solo i ragazzi della Berretti), così come lo stadio ‘Garilli’ che il Piacenza ha chiuso ai cugini per il mancato pagamento dell’affitto. Due elementi, questi, che uniti alle tre gare già perse a tavolino a causa dello sciopero dei giocatori possono portare ad un solo finale: l’estromissione.
Questa è, praticamente, la stessa situazione che si vive in Basilicata, dove lo svincolo d’ufficio potrebbe arrivare mercoledì e la Berretti rappresenta al momento l’unica formazione che il club lucano può mandare in campo. Qui il problema dello stadio non c’è e l’aver già utilizzato la Berretti nelle gare del 26 e 30 dicembre scorso ha per il momento allontanato lo spettro dell’addio anticipato al campionato, sollevando però nuovi dubbi sulla legittimità di un torneo che già con l’avvio ritardato, i molteplici recuperi in calendario e la questione Finworld, aveva perso molta della sua credibilità.

CI PIACE LA COPPA - Chi invece ha dimostrato credibilità nell’impegno di Coppa Italia contro la Lazio è stato il Novara di William Viali. Il risultato è andato, come da pronostico, a favore della formazione di casa, ma la prestazione dei piemontesi è comunque da rimarcare. Con due categorie di differenza segnare anche un solo gol in uno stadio come l’Olimpico non è cosa da poco.
Sulla stessa lunghezza d’onda adesso aspettiamo l’Entella, sempre sul prato dell’impianto capitolino, ma contro la Roma di Eusebio Di Francesco.
Anche a loro spetterà il compito di dare il massimo per mantenere alto il nome della Lega Pro. Per evitare che di questa serie si parli solo di fallimenti, polemiche e dichiarazioni paradossali.