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Lega Pro, Ghirelli: "Le nostre società sono veicoli di valori positivi"
Durante la presentazione del primo studio di impatto di Lega Pro, come riferiscono i canali della stessa, è intervenuto il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli: "La capillarità dei club facilita la formazione dei giovani, calciatori e calciatrici. Siamo il presidio sul territorio, perché togliamo i ragazzi dai pericoli della strada e li formiamo alla pratica sportivo-calcistica, alla cultura del gioco di squadra, dei valori, dell'etica, dell'inclusione e spesso il club è l'unico docente di educazione civica. Noi e i club abbiamo sviluppato tantissime iniziative di solidarietà. Le nostre società sono veicoli di valori positivi. Noi e i club possiamo supportare il Paese nella crescita. I dati sono la conferma dell'identità della Lega Pro e costituiscono un dato scientifico a cui rapportarsi".
E a proposito di tutto ciò: "Ci siamo dati nuove regole per le iscrizioni al campionato, merito essenziale di Gabriele Gravina, per impedire ai banditi di acquisire il controllo dei club, per la regolarità della competizione sportiva e la riammissione delle società virtuose: per la prima volta il club che froda rimane fuori e chi è corretto rientra nel campionato. Un cambio epocale. Ora abbiamo il compito di intraprendere un percorso di sostenibilità per l'adozione di un nostro modello di cultura della responsabilità sociale. Arriveremo alla costruzione di una Certificazione etica. Ma dovremo poi ragionare a sistema nel calcio italiano: c'è l'esigenza di discutere sulla ripartizione della legge Melandri. Come formatori, il regolamento sull'impiego dei giovani è irrinunciabile".
Nota conclusiva sugli stadi: "In questo campionato gli stadi sono tornati a popolarsi:le presenze in crescita del 63%, glòi abbonati dell'82%. Non solo: abbaimo migliorati 40 impianti, stabilito prezzi giusti e iniziative ad hoc per aumentare ancora la partecipazione".
E a proposito di tutto ciò: "Ci siamo dati nuove regole per le iscrizioni al campionato, merito essenziale di Gabriele Gravina, per impedire ai banditi di acquisire il controllo dei club, per la regolarità della competizione sportiva e la riammissione delle società virtuose: per la prima volta il club che froda rimane fuori e chi è corretto rientra nel campionato. Un cambio epocale. Ora abbiamo il compito di intraprendere un percorso di sostenibilità per l'adozione di un nostro modello di cultura della responsabilità sociale. Arriveremo alla costruzione di una Certificazione etica. Ma dovremo poi ragionare a sistema nel calcio italiano: c'è l'esigenza di discutere sulla ripartizione della legge Melandri. Come formatori, il regolamento sull'impiego dei giovani è irrinunciabile".
Nota conclusiva sugli stadi: "In questo campionato gli stadi sono tornati a popolarsi:le presenze in crescita del 63%, glòi abbonati dell'82%. Non solo: abbaimo migliorati 40 impianti, stabilito prezzi giusti e iniziative ad hoc per aumentare ancora la partecipazione".
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