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Dg Piacenza: "La FIGC ha solo evidenziato il rimando della decisione a tempi più maturi"
Nel corso della trasmissione targata Sportitalia, AspettateC, è intervenuto il Dg del Piacenza Marco Scianò: “L'ultimo Consiglio Federale ha solo evidenziato il rimando di una decisione a tempi più maturi. Oggi il mondo vuol prima vedere ripartire la Serie A, perché se non ripartisse sarebbe un danno per tutto il calcio, anche per la C, tanto che tifiamo per la ripartenza della massima serie, ma la C non può applicare, per la stra grande maggioranza, i protocolli. La battaglia contro il virus non è stata ancora vinta, e riattivare una stagione, segnata per tanti club, sarà molto oneroso, quando invece gli sforzi andrebbero fatti per il futuro: i presidenti non vogliono risparmiare, ma dare continuità. Pensare di chiudere una stagione tra le incertezze vuole dire creare presupposti difficili per la prossima stagione, che rischia di essere compromessa: la poca chiarezza mieterà troppe vittime, molte di più rispetto a quando si sarebbe potuto chiudere il campionato”.
Prosegue: “Abbiamo 18 effettivi, siamo in numero sufficiente per giocare, ma riprendere dopo tre mesi di inattività, in zone ancora a rischio lo vedo assurdo. E' complicato per le aziende, lo è anche per il calcio, non capisco come si possa pensare di fare una cosa del genere. Voglio poi sapere in quanto verranno a giocare in posti ancora a rischio”.
Conclude poi: "Il lavoro delle componenti federali e quello del nostro presidente non è facile, governare una situazione del genere non è facile, ho massima fiducia in Gabriele Gravina che, ricordiamolo, era il nostro presidente della C. Se riuscissimo a ripartire a settembre metteremo tutti la firma, con protocolli diversi, che vadano ad alleggerire le responsabilità di medici e presidenti, sarebbe un bel segnale. Ma a livello economico vedremo un altro mondo".
Prosegue: “Abbiamo 18 effettivi, siamo in numero sufficiente per giocare, ma riprendere dopo tre mesi di inattività, in zone ancora a rischio lo vedo assurdo. E' complicato per le aziende, lo è anche per il calcio, non capisco come si possa pensare di fare una cosa del genere. Voglio poi sapere in quanto verranno a giocare in posti ancora a rischio”.
Conclude poi: "Il lavoro delle componenti federali e quello del nostro presidente non è facile, governare una situazione del genere non è facile, ho massima fiducia in Gabriele Gravina che, ricordiamolo, era il nostro presidente della C. Se riuscissimo a ripartire a settembre metteremo tutti la firma, con protocolli diversi, che vadano ad alleggerire le responsabilità di medici e presidenti, sarebbe un bel segnale. Ma a livello economico vedremo un altro mondo".
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