Tello arma d'assalto: tackle, corsa e assist. Grosso non ci rinuncia mai!

Nello jenga, gioco di abilità conosciuto il tutto il mondo, l'obiettivo è quello di tenere integra una torre di mattoncini sfilando, di volta in volta, i tasselli meno essenziali al mantenimento della struttura. Guai a toccare gli elementi che ne compongono la spina dorsale!

Tale strategia rappresenta senza dubbio uno dei pilastri del credo tattico di Fabio Grosso. Il tecnico biancorosso assai raramente rinuncia a quei calciatori che, nella sua ottica, rappresentano una garanzia in termini di rendimento. Giocatori come Andrés Tello, imprescindibile sinora per l'undici biancorosso.

Terzino, interno di centrocampo, mezz'ala. La porzione di rettangolo occupata conta poco; la prestazione supera sempre le aspettative. Oltre mille minuti spartiti in tredici uscite, una rete all'attivo e ben sei assist in cassaforte, due dei quali realizzati proprio nell'ultimo confronto col Novara. Deciso in fase d'interdizione, funambolico nelle ripartenze e letale, come detto, nell'ultimo passaggio. Qualità e quantità che lo rendono arma assoluta nel bagaglio d'assalto in possesso del mister. 

Con lui in campo il Bari sembra avere una marcia in più, adesso anche in trasferta.