Di Cesare, valori da capitano? L'ultimo è stato Moras...

Valerio Di Cesare, la scorsa stagione, è stato senza dubbio per distacco, il valore aggiunto del reparto difensivo biancorosso. Il difensore romano ha collezionato 33 presenze, con addirittura 6 reti all’attivo. Le sue indubbie qualità saranno la base su cui il Bari costruirà le fondamenta per continuare a vincere anche tra i professionisti.

E se fosse lui il futuro capitano? Oltre alla qualità, il forte difensore, ha mostrato un grande attaccamento alla maglia biancorossa, scendendo, per sposare il progetto di Luigi De Laurentiis, di ben tre categorie. L'anno precedente, con il Parma, aveva conquistato da protagonista la promozione in Serie A. 

Proprio per questo, nell'ipotesi non proprio utopica di addio al calcio di Ciccio Brienza, in comune accordo con la società, potrebbe essere proprio lui a ereditarne la fascia. Non sarebbe di certo il primo difensore biancorosso a indossarla. Giovanni Loseto su tutti, l’esempio lampante. Storica bandiera, per anni è stato un’icona per i tifosi, oltre che un ottimo difensore. In carriera, ha totalizzato con i biancorossi 318 presenze e 13 gol. Numeri che lo hanno reso una vera e propria leggenda.

Gli altri nomi a vestire con onore la fascia di capitano nella retroguardia biancorossa, sono stati i seguenti: Contini, Moras, Garzya, De Rosa, Sibilano, De Trizio, Pietrasanta, Neqrouz, Spimi, Muccini, Ricci. Potrebbe toccare ora ad un altro difensore l’importante eredità. Responsabilità che nel suo piccolo, permetterebbe a Valerio Di Cesare di entrare con onore nella storia biancorossa come quarantaduesimo capitano del dopoguerra.