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Omonimi in biancorosso: i Colombo. Da Angelo a Corrado, tra infortuni e sfortuna
martedì 7 aprile 2020, 13:30News
di Gianmaria De Candia
per Tuttobari.com

Omonimi in biancorosso: i Colombo. Da Angelo a Corrado, tra infortuni e sfortuna

Nel corso della lunga storia calcistica del Bari ci sono stati numerosi giocatori che hanno vestito la maglia dei galletti. Alcuni di essi hanno un fattore comune: il cognome. Dopo i Loseto, evidenziati nella prima puntata degli omonimi in biancorosso, oggi tratteremo i Colombo

Il primo è stato Gianni, cresciuto nelle giovanili del Torino e arrivato in Puglia nel 1967. Nelle prime 4 stagioni non trovò particolare spazio, collezionando solo nove presenze a causa dello status di secondo portiere. Nel mezzo riuscì a conquistare una promozione in Serie A (1969), senza però riuscire ad esordire. La situazione migliorò notevolmente tra il 1971 e il 1973, caratterizzato da ben 51 apparizioni in cadetteria. La sua avventura si concluse dopo 6 campionati, quando si trasferì alla Turris in Serie C. 

Abbastanza controversa fu l'esperienza del suo successore Angelo, tesserato nel 1990 dal Milan di Arrigo Sacchi, con cui vinse praticamente tutto in Italia ed in Europa (due Champions League e una Coppa Intercontinentale). Il Bari costruì, infatti, una squadra particolarmente competitiva, arrivarono anche Platt e Raducioiu, ma riuscì solo a salvarsi. Il centrocampista collezionò 27 presenze di cui 19 da titolare tra campionato e Coppa Italia (eliminata ai quarti dal Milan). Nell'anno successivo iniziò un lungo calvario alle prese con gli infortuni, solo due apparizioni, l'ultima nell'ottobre 1991. A fine stagione arrivò un'amarissima retrocessione e il contratto non fu rinnovato. Colombo rimase così inattivo per due anni, prima di concludere la carriera in Australia nel Marconi Stallions. 

L'ultimo è stato Corrado, acquistato dal Bari nelle ultime ore del calciomercato dell'estate 2008. L'attaccante si inserì ottimamente tra i dettami tecnico-tattici di mister Antonio Conte (sponsorizzò il suo arrivo). Un elemento utile, una buona alternativa alla coppia gol Caputo-Barreto nei primi mesi di campionato. Da gennaio fu relegato ai margini della rosa a causa di un infortunio e di alcune dichiarazioni del classe '79 mal digerite dall'attuale allenatore dell'Inter. Nonostante tutto, riuscì a collezionare 13 partite da titolare su 16 e a realizzare 3 reti, di cui una decisiva nella vittoria di Ascoli alla sesta giornata. La stagione si concluse con la gioia per la vittoria del campionato, l'ultima promozione in Serie A dei galletti, ma Corrado non fu confermato e passò all'Hellas Verona.