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Matarrese: "Maradona usato, l'hanno lasciato solo. Mi scontrai con lui, mi diede del dittatore"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 27 novembre 2020, 07:20In Primo Piano
di Redazione TuttoBari
per Tuttobari.com

Matarrese: "Maradona usato, l'hanno lasciato solo. Mi scontrai con lui, mi diede del dittatore"

Intervista ad Antonio Matarrese sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno. L'ex presidente del Bari e capo della Figc parla di Maradona: "E' stato il migliore di tutti. Il confronto con gli altri non regge. Ma se uno arriva troppo in alto, rischia di perdere il contatto con la realtà. È stato usato, l’hanno spremuto. Ora tutti piangono, ma nessuno è stato capace di aiutarlo. Ci siamo confrontati spesso, anche quando lui ha sbagliato. Io cercavo solo di dargli una mano, volevo che dimostrasse il volto migliore della sua vita, che fosse un simbolo del calcio, soprattutto per i giovani. Non sempre lo capiva, ed è capitato di scontrarsi, anche aspramente".

Matarrese, al vertice del calcio italiano proprio negli anni di Maradona a Napoli, rivela: "È accaduto in un paio di circostanze. Per esempio quando, a quattro giornate dal termine di un campionato, chiese al Napoli di partire per l’Argentina, visto che quel finale di stagione non aveva molto da dire. Ferlaino si fece portavoce della richiesta, io risposi di no. Mi diede del dittatore, ma io facevo il presidente e c’erano delle regole da rispettare. La seconda volta fu in occasione di quel triste Napoli-Bari. Già prima di quel match in realtà Ferlaino mi aveva confessato di temere che facesse uso di droga. Fu condannato, Diego se la prese con me. Ma io non c’entravo nulla, anzi ero tra quelli che voleva aiutarlo. Avvertii profonda amarezza e angoscia".

Poi la pace... "Durante la presidenza della Figc, mi invitò al suo matrimonio. Fu una cosa che mi stupì, mi fece piacere. Lo chiamai, ringraziai ma ero davvero molto impegnato e declinai l’invito". L'ultimo incontro... "A un congresso della Fifa, sette o otto anni fa in Ungheria. Un giovane mi si avvicinò, chiedendomi di intercedere per avere una foto con lui. Andai da Diego, il quale mi rivolse uno sguardo particolare, come di uno che avesse già capito cosa volessi. Accettò, e io ricordo quello sguardo e quel momento con molto piacere. Gli ho voluto bene. È stato un grande, ma l’hanno lasciato solo".