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Quando il bomber è fatto in casa. Da Catalano a Cianci: i centravanti figli della cittàTUTTO mercato WEB
mercoledì 27 gennaio 2021, 22:00In Primo Piano
di Michele Tedesco
per Tuttobari.com

Quando il bomber è fatto in casa. Da Catalano a Cianci: i centravanti figli della città

Il nome caldo del mercato invernale del Bari è quello di Pietro Cianci, l’attaccante in forza al Potenza è al centro di una trattativa che è destinata a chiudersi nelle prossime ore con l’approdo del calciatore in biancorosso. Si tratterebbe di un innesto importante, considerato il rendimento attuale del giocatore, e soprattutto Bari potrebbe abbracciare un suo figlio, nato e cresciuto nella città vecchia.

La baresità all’interno della squadra è stata spesso reclamata e desiderata dal pubblico biancorosso, consapevole che la motivazione e la passione portate da un giocatore nativo di Bari possono rappresentare un elemento stimolante e positivo per l’intera squadra.

Cianci potrebbe presto aggiungersi al gruppo di centravanti baresi che hanno avuto la possibilità di vestire i colori della propria città. Primo tra questi Biagio Catalano, il Sivori del sud, nato nel quartiere libertà e cresciuto fin dalle giovanili nel Bari, con cui siglò cinquantadue reti a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta. In questo gruppo elitario figura Nicola Ventola, fra i più giovani biancorossi a esordire in serie A e protagonista della promozione in massima serie del 1997 con dieci reti messe a referto (memorabile quella firmata contro il Castel di Sangro con il San Nicola gremito). Qualche anno più tardi è stato Vincenzo Santoruvo ad avere la fortuna di rappresentare la sua squadra del cuore, quattro stagioni in cadetteria con il Bari per l’attaccante e quarantuno marcature. A completare il gruppo c’è Ciccio Caputo, campione in serie B con i biancorossi e tra più prolifici goleador della storia del club (quarantanove reti).

Allargando il campo anche agli altri ruoli del reparto offensivo spuntano numerosi nomi di baresi con un passato tra le fila dei galletti: Cesarino Grossi e Raffaele Costantino, in biancorosso sul finire degli anni Trenta; Luigi De Rosa, protagonista proprio del Bari dei Baresi; Antonio Cassano, il più grande talento che la città abbia regalato al calcio; Luigi Anaclerio, Francesco Palmieri e Nicola Strambelli.