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Cianci si racconta: "Prima di venire avevo tanti dubbi. Il gol al Foggia indimenticabile. Il rapporto con Carrera..."
sabato 3 aprile 2021, 23:00In Primo Piano
di Gabriele Ragnini
per Tuttobari.com

Cianci si racconta: "Prima di venire avevo tanti dubbi. Il gol al Foggia indimenticabile. Il rapporto con Carrera..."

Dichiarazioni di Pietro Cianci a RadioBari. L’attaccante, nell'appuntamento speciale sulla pagina dell'emittente radiofonica, si è raccontato: “Ho sempre immaginato di giocare al San Nicola da quando ero bambino. Venivo sempre in curva nord con mio padre. Da barese non si può spiegare. Prima di venire qui a giocare avevo tanta ansia e dubbi, ma alla fine le scelte fatte col cuore non si sbagliano mai. Da quando sono arrivato qui, conta prima il risultato e poi il mio gol. Se la squadra vince e io non segno sono contento. Il sogno di una goleada con me e Antenucci? Ci deve essere, mancano cinque partite più i playoff. Cercheremo di farlo. Gol più bello della mia vita? Mia figlia, è il più importante. Primo compagno che si è avvicinato? Ho incontrato Mirco (Antenucci, ndr.), con cui ho scambiato le prime parole. Io sono un po’ timido, non sono uno che si prende confidenza. Mi lego un po’ a tutti, nello spogliatoio sono tutti uguali”.

La sua formazione del Bari ideale: “Come portiere Poluzzi, con cui ho giocato. In difesa ovviamente Giovanni Loseto, De trizio a destra, centrale di sinistra il mister Carrera e a sinistra Zambrotta. A centrocampo mio cugino Bellomo, Castrovilli e Ingesson. In attacco metterei me (ride, ndr.), Strambelli a destra, poi ci sono tanti campioni come Cassano e Ventola. Un calciatore che mi ha deluso? Masiello”. 

Sul suo passato a Bari: “I primi calci sono stati a Barivecchia, quello è stato il mio punto di partenza, facevamo sfide con gli altri quartieri. Poco dialetto barese nello spogliatoio? Io quando sono dentro cerco sempre di parlare in dialetto, a volte non mi capiscono. Esperienze fuori? Se vai fuori è vero che hai più speranze, però giocare a casa è un’altra cosa. All'inizio piansi tanto. Adesso mi fa piacere quando incontro gente che mi ferma per strada, mi rende orgoglioso”. 

Chiosa finale sul gol col Foggia: “Con i tifosi lo stadio sarebbe crollato. L’ultimo derby lo segnò Galano al 92’, purtroppo non ero allo stadio. Io alle tre avevo una partita, quella si giocò alle 12:30. Appena vidi che aveva segnato Cristian, in campo andai con una carica incredibile. Poi da barese segnare, fare il trenino e vincere sarà il ricordo più bello della mia vita. Rapporto con Carrera? Mi trovo bene, ogni tanto mi fa qualche battuta in dialetto. Ha anche una bella cadenza, mi viene a stuzzicare ogni tanto ma mi piace così. Come andrà a finire? Spero che non finisca mai, voglio continuare fino alla morte”.