Scontri diretti in trasferta, un rendimento da brividi: 8 punti in 8 partite. Ad Avellino...

Due vittorie in due campionati. Questo il ruolino di marcia, sin qui, del Bari formato trasferta contro le sue dirette concorrenti nella lotta per la B. A guardare questi numeri, in effetti, la prossima gara ad Avellino assume connotati ancora più importanti di quanto non dica la classifica.

Se è vero che gli irpini, al momento, sopravanzano i galletti di soli 4 punti, ad altrettante giornate dalla fine della stagione, il match con i biancoverdi non ha solo una valenza fondamentale per la corsa alla seconda piazza. I biancorossi, infatti, dovranno dimostrare definitivamente, anche in ottica playoff, di essere guariti da uno dei mali che sembrano attanagliarli sin dalla scorsa annata.

Nel primo anno in Lega Pro, infatti, il club dei De Laurentiis non riuscì mai ad espugnare il campo di una delle prime dieci classificate, racimolando in questi incontri sei pareggi e la sconfitta di Francavilla Fontana che costò la panchina a Cornacchini. Una statistica parziale, perché allora non si disputarono le gare fuori casa con Potenza e Teramo, per via della sospensione a causa del Covid-19.

Guardando alla stagione in corso, il bilancio non è migliore. Allo stato, infatti, gli unici blitz esterni riusciti ai baresi contro le prime dieci della classe sono quelli di Caserta e Castellammare, ampiamente bilanciati, purtroppo, dalle debacle di Terni, Teramo, Catanzaro e Foggia. Due pari, invece, sono arrivati nei viaggi in Sicilia contro Palermo e Catania.

Uno score, fin qui, di 8 punti in 8 partite lontano dal S. Nicola contro quelle che saranno, salvo sorprese, le avversarie negli spareggi promozione. Sabato in Campania, insomma, il Bari dovrà dimostrare di aver raggiunto la maturità necessaria per affrontare una sfida difficile, praticamente un antipasto di quel che avverrà nella post-season.