Mercurio, c'è anche la benedizione di Auteri. Ora può prendersi il Bari

Giovanni Mercurio è senza ombra di dubbio la sorpresa più piacevole di questo campionato finora deludente. In una stagione molto difficile con un Bari in crisi di risultati e tanta confusione a livello societario, la stella del classe 2003 ha brillato spesso sul campo. Il giovane canterano, cresciuto nella Levante Azzurro, si è ormai ritagliato uno spazio importante all'interno della prima squadra, tanto da mettere a segno la prima rete stagionale col Palermo.

Carrera ha avuto fiducia nel giovane barese, gettandolo nella mischia nel derby col Monopoli. Da lì in poi qualche sparuta apparizione, in cui Mercurio ha sempre ben figurato guadagnandosi un'ampia sufficienza in pagella. Le sue prestazioni si sono spesso contrapposte a quelle deludenti dei suoi compagni più grandi.

L'avvicendamento tra Carerra e Auteri potrebbe essere un freno alle ambizioni dell'estroso baby biancorosso? La conferenza odierna dovrebbe aver spento ogni dubbio sul nascere."Non vorrei fargli tanti elogi pubblicamente perché potrebbe perdere di vista il senso della realtà, ma Mercurio è un 2003 che ha qualità importanti. Me lo terrò a braccetto, è sfrontato e non bisogna dargli tante responsabilità. Mi ha sorpreso molto ma molto positivamente" le parole di stima di Auteri.

Chi conosce bene Mercurio sa che nasce ala d'attacco, con una grande duttilità che gli permette di svariare sulla trequarti. É lecito, dunque, pensare ad un Mercurio schierato largo nel tridente offensivo, sfruttando le sua visione di gioco e soprattutto la sua fame. Chi parla di bruciare i giovani forse non ha capito in che categoria si trovi il Bari. É questo il momento di Mercurio. Vai Giovanni, ora prenditi il Bari!