Cianci, corsa e sorrisi. In attesa della chiamata giusta... che arriverà

Non è stata una seconda parte di stagione particolarmente fortunata per Pietro Cianci, arrivato a Bari, nella sua Bari, lo scorso gennaio smanioso di trascinare la squadra della sua città (e del suo cuore) verso lidi più consoni alla sua storia e alla passione dei suoi tifosi.

Come sia andata a finire la stagione per i colori biancorossi è nota anche ai meno attenti: Bari buttato fuori ai playoff dalla Feralpisalò, contro cui Cianci ha visto il campo solo per pochissimi minuti nonostante una condizione fisica ormai ritrovata (contrariamente a quanto voluto far credere da mister Auteri, che in quei giorni ha spesso bollato il ragazzo come non ancora recuperato).

Rammarico. I problemi fisici hanno caratterizzato la sua breve avventura con la maglia del galletto, iniziata come meglio non si sarebbe potuto immaginare salvo poi prendere una piega quasi inaspettata. Per Cianci per lo stesso Bari, a cui l'attaccante ha dato tutto tanto da accorciare spesso le tempistiche dei suoi rientri pur di mantenere fede alla promessa fatta il giorno della sua presentazione: dare tutto per questo club.

Mezza serie C sulle sue tracce. Tornato a Teramo per fine prestito, Cianci pare non rientrare nei piani del nuovo Bari. Ma poco importa, visto l'appeal che lo stesso giocatore riesce ancora ad esercitare. Sono diversi, infatti, i club di prima fascia in serie C che stanno pensando al gigante di Bari vecchia, che vanta estimatori anche in serie B.

In attesa di schiarite sul proprio futuro, Cianci si allena correndo lungo il litorale barese insieme al cugino Nicola Bellomo. Chilometri e sorrisi, a dimostrazione di una forma fisica già ottimale.