Bari, non solo rivoluzione. Da Di Cesare a Maita: la vecchia guardia riparte

Il mercato estivo del Bari è stato caratterizzato da una serie di colpi inaspettati e operazioni intrecciate che hanno portato a una vera e propria rivoluzione della rosa. Ma non solo: oltre ai vari cambiamenti, la dirigenza biancorossa ha deciso di puntare anche sulle conferme della vecchia guardia e di figure di rilievo, per confermarli come pilastri anche nel nuovo Bari.

Il primo elemento da cui il Bari ha deciso di ripartire è Valerio Di Cesare. Fin da subito, da parte di Ciro Polito, le intenzioni di ricucire il rapporto con un giocatore ormai sull’uscio della porta furono chiare - e prontamente rispettate. Al rinnovo del contratto prima del ritiro è seguita una conferenza stampa con cui il capitano biancorosso ha potuto scusarsi personalmente con la tifoseria biancorossa, rimarcando ancora una volta la volontà di dare tutto se stesso per non mancare nuovamente l’obiettivo. Al San Nicola, poi, il primo gol del Bari al ritorno davanti al proprio pubblico è arrivato proprio dai piedi del numero sei, che non si è trattenuto e ha chiamato a raccolta tutto il gruppo squadra in un abbraccio dal forte sapore corale, a dimostrazione della sua leadership.

Discorso analogo per Mirco Antenucci, anche lui tra i veterani mandati alla forca lo scorso anno. Già dalla sua prima conferenza stampa, Polito definì il lupo di Roccavivara come il bomber rappresentativo biancorosso attorno a cui si sarebbe costruito il resto della rosa. In sede di ritiro il rinnovo del contratto, a Potenza l’assist decisivo per Scavone e contro il Monterosi la prima rete stagionale: tutti segnali che fanno intendere anche da parte di Antenucci la volontà di scacciare i fantasmi del passato e ripartire con il piede giusto.

Zero dubbi per Mattia Maita: già dallo scorso anno - permeato da tante incertezze - l’unica garanzia per il futuro del Bari era proprio lui. Nonostante non sia anagraficamente al pari degli altri senior della squadra, anche Maita rientra tra i superstiti della vecchia guardia biancorossa, soprattutto per il suo rapporto con la tifoseria, di cui è il beniamino.

Le dinamiche di mercato hanno portato anche all’inaspettata permanenza di Raffaele Bianco e Lorenzo Lollo. Reduci da un’annata fallimentare, entrambi sono stati messi sul mercato con l’obiettivo di ringiovanire la rosa. Tuttavia, l’assenza di offerte soddisfacenti ha portato la dirigenza barese a rivedere i piani, specialmente per Bianco, che si è mostrato disponibile a rinnovare il contratto alla metà dell’ingaggio precedente, nonostante gli fosse concesso solo un ruolo più marginale rispetto agli scorsi anni.