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Mignani sfida il totem Zeman: rispetto, ma c'è entusiasmo. Quel (quasi) incontro con il boemo…
martedì 19 ottobre 2021, 23:00In Primo Piano
di Gabriele Bisceglie
per Tuttobari.com

Mignani sfida il totem Zeman: rispetto, ma c'è entusiasmo. Quel (quasi) incontro con il boemo…

Manca ormai sempre meno all’attesissimo Bari-Foggia, mentre l’euforia cresce all’impazzata tra le tifoserie di entrambe le piazze. Oltre ai soliti 90’ pieni di sentimento e voglia di conquistare questa sfida dal sapore particolare, il prossimo derby d’Apulia, che acquisterà ancor più fascino grazie al contesto serale del San Nicola, stavolta potrebbe regalare davvero tanto spettacolo ed imprevedibilità. Per immaginarlo basterebbe dare uno sguardo ai numeri inequivocabili registrati fin qui dalle due squadre, votate ad un calcio offensivo che mette comunque in conto qualche rischio in difesa.

In questa ottica, il nome di Zdenek Zeman non può passare di certo inosservato, soprattutto per un profilo relativamente giovane come quello di Michele Mignani. Il tecnico biancorosso, intervenuto oggi nella consueta conferenza pre-gara, non ha nascosto la sua ammirazione verso la filosofia del boemo, un totem che ha lasciato la sua impronta ovunque sia andato. Tra l’altro, Mignani ha svelato un curioso aneddoto che lo avrebbe portato ad essere allenato proprio da lui: al termine del campionato 1991/92, vinto in Serie C1 con la SPAL, fu seguito dal ds del Foggia Pavone; l’ex difensore, allora appena ventenne, insieme alla Sampdoria proprietaria del suo cartellino, scelse di non raggiungere Zemanlandia per proseguire invece l’avventura con gli emiliani in Serie B.

Ecco perché Mignani ha un profondo rispetto per Zeman, a cui però vorrà certamente riservargli uno sgambetto, nonostante non voglia giustamente sentir parlare di paragoni tra i rispettivi curriculum. Il Foggia pratica un gioco corale e propositivo, ma il Bari, forte del primo posto in classifica e con sei punti di vantaggio sul Catanzaro secondo, deve dimostrare soprattutto in partite calde e mai scontate come questa di essere il migliore. D’altronde, i galletti hanno già tutte le carte in regola per farlo - la panchina e le numerose alternative di pari livello sono lì a testimoniarlo -, sospinti adesso da un entusiasmo coinvolgente che non può che aiutare. Inutile, infatti, spegnere o limitare questa passione che non si respirava da tempo in città. Anzi, secondo Mignani deve essere incanalata nella giusta direzione in vista di un futuro comunque irto di difficoltà.

Al di là della formazione che verrà proposta domani, il gruppo di Mignani appare tanto coeso quanto concentrato. Prova ne è l’ingresso di Lollo che, malgrado sia stato vicino ad uno scambio con l’ex Eramo dell’Ascoli nel calciomercato estivo, abbia debuttato persino lui a Campobasso per qualche minuto. Una sostituzione che può sembrare poco importante, ma che evidenzia la grande professionalità e l’alto valore morale del nuovo spogliatoio, completamente rinnovato da Ciro Polito. Ora tocca al Foggia, un’altra (storica) rivale, con cui bisognerà rispondere presente per legittimare il primato.