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Bari, centrocampo sottotono. Non solo D'Errico: gli altri casi da risolvere
giovedì 18 novembre 2021, 16:00In Primo Piano
di Gabriele Bisceglie
per Tuttobari.com

Bari, centrocampo sottotono. Non solo D'Errico: gli altri casi da risolvere

Bari, centrocampo sottotono. Non solo D’Errico: gli altri casi da risolvere. Da Di Gennaro a De Risio, i recenti problemi passano da questo reparto

Il Bari vuol riprendere a correre. La vittoria contro la Vibonese, pur con qualche affanno di troppo, ha regalato una nuova settimana di serenità agli uomini di mister Mignani, che possono guardare dall’alto le dirette inseguitrici ferme a -4. Tuttavia la prestazione non ha ancora brillato sul piano atletico e del gioco: altra dimostrazione che la squadra ammirata fino alla trasferta di Campobasso, in cui dominò sin dal fischio d’inizio con un netto 3-1, si è un po’ persa per strada.

Questo evidente calo, però, non significa che quel Bari dell’avvio di stagione ormai non c’è più o - peggio ancora - che non sarà possibile rivederlo nel prosieguo del campionato. Risulterebbe quasi impossibile, infatti, che quello stesso gruppo capace di strappare applausi e consensi a furor di popolo per una decina di giornate, sia poi anche in grado di cambiare completamente faccia e dimenticare le certezze acquisite nel tempo. Piuttosto sarebbe più logico pensare che il Bari stia purtroppo attraversando un periodo di appannamento, probabilmente fisiologico a causa del ritiro precampionato condizionato dal focolaio Covid-19 e dai tanti innesti importanti giunti soltanto a fine mercato.

Il reparto che più di tutti sta soffrendo è il centrocampo, da cui forse derivano i mali di queste ultime quattro partite, in cui si sono alternati ciclicamente vittorie fondamentali (Catanzaro e Vibonese) a sconfitte pesanti (Virtus Francavilla e Juve Stabia). La mancanza di continuità, che sembrava tra le caratteristiche principali di questo Bari, passa soprattutto dalla zona mediana, colpita enormemente dai recenti infortuni e non solo. Se in difesa al brutto stop occorso a Di Cesare ha fatto da contraltare il convincente ritorno di Celiento, molto apprezzato da Mignani e che fatto subito dimenticare il Gigliotti pasticcione visto al Menti, lo stesso non si può certo dire per il centrocampo.

Il caso maggiormente eclatante riguarda certamente Andrea D’Errico, tra i migliori - se non addirittura il migliore - di questa prima parte di stagione. L’imprevedibilità dei suoi strappi, dribbling ed assist servono come il pane, in quanto risulta davvero l’unico in grado di alzare i giri del motore. Il tecnico biancorosso ha smentito qualsiasi tipo di problema con lui e nessuno può mettere in dubbio questa tesi, ma se per recuperare urgentemente l’indubbia qualità dell’ex Monza ora occorra lasciarlo a riposo, ben vengano le tre panchine consecutive (Antenucci docet).

Alessandro Mallamo ha sfornato delle prove positive, ma per gli equilibri di squadra si sono comunque patite le scorse assenze della sorpresa Manuel Scavone e soprattutto di Mattia Maita, imprescindibile anche quest’anno. In ritardo di condizione sempre a causa di problemi fisici è Davide Di Gennaro, che ricopre un ruolo cardine come quello di regista, dove ha cercato di sostituirlo Raffaele Bianco senza grande successo. Con un Carlo De Risio da poco ripescato in lista che trova già più minuti giocati di Lorenzo Lollo, ai margini del progetto tecnico, si completa così il quadro del centrocampo che deve tornare a pieno regime al più presto, in attesa dei ritocchi del prossimo calciomercato.