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Il pomeriggio rocambolesco del San Nicola. Tra flop ed errori, si riparte da Cheddira
lunedì 24 gennaio 2022, 20:00In Primo Piano
di Claudio Mele
per Tuttobari.com

Il pomeriggio rocambolesco del San Nicola. Tra flop ed errori, si riparte da Cheddira

Tempo di bilanci in casa Bari dopo il rocambolesco pari di ieri al cospetto del Catania. Una gara vissuta su delle montagne russe di emozioni e soprattutto errori, da ambo le parti. Sicuramente in molti si aspettavano una ripartenza diversa, ma la lunga inattività causata dalle vacanze natalizie e dai turni di campionato rinviati per Covid ha influito sulla prova offerta da Terranova e compagni.

È il caso di Di Gennaro, chiamato alla grande occasione nel sostituire lo squalificato Maita e uscito al quarantacinquesimo con due gol sul groppone. Un flop bello e buono, inspiegabile per certi versi visti gli ultimi sei mesi da uomo in più a Cesena. Il Catania ha approfittato di due sue ingenuità per bucare la porta di Frattali e chiudere il primo tempo in vantaggio. Nel mezzo la tanto bella quanto preziosa rete di Antenucci, abile a disseminare il panico tra le maglie della difesa avversaria ed a gonfiare la rete di un colpevole Stancampiano. Nel festival degli errori ci finisce, però, lo stesso numero sette, che dopo pochi minuti dal gol di Moro si è divorato la rete del pari. 

Il pazzo pomeriggio è continuato con l'uscita di Botta dal terreno di gioco in barella, che ha fatto trattenere il fiato a molti. Un ko inatteso e mortifero, visto che il Bari di lì in poi ha faticato e non molto a costruire gioco, vista già l'assenza di Maita. Il gol di Biondi nasce poi sfruttando un contropiede derivato da un angolo mal battuto (altra nota dolente della serata, tutti mal calciati).  Da lodare invece il solito spirito di sacrificio e abnegazione di Cheddira, autore del gol del pari e del rigore guadagnato che ha riaperto il match. Nel mezzo diversi errori degli attaccanti del Catania e soprattutto tanta leggerezza in difesa, tra stop sbagliati, passaggi lenti e leggibili e molta superficialità. Da rivedere anche l'ingresso in campo di qualcuno, apparso impalpabile.

Insomma, Mignani ha da che riflettere su quanto visto. La prestazione, al netto del risultato finale, è stata più negativa che positiva, ma bisognerà ripartire dalle cose buone emerse. È venuto fuori il carattere della capolista, la mentalità vincente dei protagonisti, lo spirito di sacrificio di elementi come Mallamo, che ha giocato nella ripresa da play, ed i gol di Cheddira, ormai sempre più dodicesimo uomo in campo.