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Cheddira, il titolo di capocannoniere è un obiettivo. Da Mujesan ad Antenucci: i precedenti
giovedì 6 ottobre 2022, 21:00In Primo Piano
di Gianmaria De Candia
per Tuttobari.com

Cheddira, il titolo di capocannoniere è un obiettivo. Da Mujesan ad Antenucci: i precedenti

Non poteva iniziare meglio di così la stagione di Walid Cheddira. Lo straripante impatto nelle sfide di Coppa Italia contro Padova e Hellas Verona è stato seguito dalle prestazioni in campionato, dove a tratti è risultato incontenibile per le retroguardie avversarie. Non a caso sono arrivate 7 reti, gran parte decisive, che lo hanno collocato al primo posto della classifica dei bomber del torneo. Basti pensare che in appena un mese e mezzo di Serie B è riuscito a segnare di più dell’intera scorsa annata con i galletti.

Oltre al sogno della promozione, il classe ’98 ha dimostrato di poter competere per arrivare al titolo di capocannoniere, evento raro nel passato per i giocatori del Bari. In oltre 100 anni di storia solo 4 ci sono riusciti. Il primo è stato Mujesan nella Serie B 1967/68 con 19 marcature. Le ottime prestazioni del centravanti non sono però bastate per il salto di categoria, sfumato (per un punto) nelle ultime due giornate tra la sconfitta interna con il Verona ed il pareggio di Padova.

Andò meglio a Bivi, autore di 20 reti nel 1984/85 e unico calciatore sempre titolare in tutto l'annata. La sue doti realizzative, coadiuvate dall’intesa con il compagno di reparto Bergossi, diedero vita ad un tandem vincente che trascinò gli uomini del compianto mister Bolchi in Serie A. Il suo zampino arrivò anche nel giorno della festa promozione, con un gol e un rigore procurato nel 2-0 interno al Pescara.

Più sfortunata l’esperienza di Protti nel 1995/96, le cui 24 reti non riuscirono ad evitare la retrocessione in cadetteria della formazione di Fascetti, subentrato in corso d’opera a Materazzi. L’attaccante è però riuscito ad entrare nella storia del calcio italiano, risultando il primo ed unico calciatore vincitore del titolo di capocannoniere di massima serie a militare in una squadra poi retrocessa.

Questa ristretta rosa di primatisti è chiusa dall’ancora attuale Antenucci. Prelevato dalla Spal nell’estate 2019, si inserì alla grande nella nuova realtà, spiccando il volo sotto la guida di mister Vivarini. Un’annata particolare ed unica, visto che la regular season della Serie C non fu conclusa a causa della sospensione delle attività dovuta alla pandemia Covid. Tuttavia il classe ’84 riuscì ad imporsi rispetto ai rivali con un netto distacco, ben 20 reti e con 8 giornate ancora da disputare. Il torneo riprese in pieno periodo estivo per l’esclusiva disputa dei playoff, chiusi con un’indelebile delusione: il ko in finale contro la Reggiana che condannò i galletti alla permanenza in C (categoria abbandonata solo nei mesi scorsi).