Botta, genio e... sregolatezza. Un dieci prezioso (col contratto in scadenza)

Dalle voci d'addio alle giocate illuminanti, passando per le prestazioni da assente ingiustificato, volente o nolente i risultati del Bari sono spesso dipesi dalle performances di Ruben Botta. Il numero dieci biancorosso - genio e sregolatezza in pura salsa sudamericana - ha vissuto una stagione che può finora definirsi positiva, sebbene non nel segno della continuità.

È forse la costanza la sola dote mancata al talento di San Juan per potersi imporre su importanti palcoscenici, le abilità tecniche che può vantare sono forse un unicum in Serie B e il Bari può farsi fregio di avere tra le proprie fila un autentico diez. Cinque le presenze nel corso delle prime dieci giornate, in virtù di un costante ballottaggio con Bellomo prima e Salcedo poi, prima che la luce dell'argentino decidesse di illuminare un Bari in crisi di risultati dopo un avvio eccezionale. Due gol segnati - uno meraviglioso contro il Modena - ed un assist, lo score realizzativo è poco rappresentativo delle tante giocate che hanno saputo sbloccare situazioni di impasse in partite quantomai ostiche.

Trentatré anni a gennaio e un contratto in scadenza a giugno, a districare entrambe le variabili sarà fondamentale la voglia dello stesso Botta. Come già detto, le sue sono qualità importanti che servono a una squadra che - al di là degli obiettivi dichiarati - non può nascondere l'ambizione di volgere verso altri e più prestigiosi lidi. Anche se a corrente alterna, il dieci biancorosso è un elemento prezioso ed importante del Bari.