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Playoff Serie C. Floro Flores tifa Bari: "E' la favorita. Ma serve serenità"
Il 30 giugno hanno preso il via i playoff di C, giunti ora alla finalissima. Sulle colonne di TuttoMercatoWeb spazio alle voci dei protagonisti e dei grandi ex delle formazioni in lotta per la B
Tra gli ex di grido c’è sicuramente Antonio Floro Flores, che in una anno e mezzo a Bari ha collezionato 41 presenze e sette gol. Quell’anno, la società fu poi segnata dal fallimento, ma l’ex attaccante ha sempre seguito il destino dei biancorossi.
I microfoni di TuttoMercatoWeb.com hanno contattato il classe ‘83 per parlare della finale che domani giocherà il Bari: a Reggio Emilia, contro la Reggiana, c’è in palio la B.
Una finale playoff da giocare, la B ancora in ballo. Ma che anno è stato per il Bari?
“Sicuramente un anno un po’ difficile, soprattutto all’inizio: la C è una categoria particolare, vincere non è mai scontato. Io l’ho provato lo scorso anno a Caserta: puoi anche avere una rosa di grandi nomi, ma se manca un mister che sa gestire diventa difficile. I giocatori poi si sentono importanti, e prendono il sopravvento”.
E’ stato quindi un toccasana l’arrivo di Vivarini in biancorosso?
“Vivarini è stata una manna dal cielo per il Bari. Chiaro, il 60% del tutto lo ha fatto la società, gli aveva messo a disposizione una rosa di livello, ma il mister ha saputo gestite e coordinare tutto al meglio”.
Che gara sarà quella di domani al “Mapei”?
“A livello di nomi il Bari è superiore alla Reggiana, ma gli emiliani giocano un ottimo calcio e sono bel allenati, Alvini è in gamba. Sulla carta può sembrare una partita semplice per il Bari, ma non lo è affatto: la Reggiana farà di tutto per vincere. Come comunque lo farà il Bari”.
Il Ds Scala avrebbe preferito giocare in campo neutro.
“Senza tifosi cambia poco, è come giocare sempre in campo neutro: si gioca in casa solo perché si è un dato stadio, ma sono i tifosi a dare la marcia in più. Lo si vede molto anche in A, in Italia il tifo fa sempre la sua parte”.
Il Bari è comunque la maggior candidata alla promozione?
“La B sarebbe un obbligo per il Bari, ma come ho detto prima vincere non è mai facile. Per quello che ha speso è chiaro che rimane la favorita, ma la Reggiana è il peggior avversario che potesse capitare sulla strada del Bari. Chiaro, io tifo i biancorossi, ma servirà molta serenità”.
Parlando del tuo futuro, ripartirai come allenatore dalle giovanili della Casertana?
“Si, probabilmente si, c’è questa possibilità. A me piacerebbe lavorare uno o due anni con i giovani e poi capire cosa fare, se so insegnare proseguirò su questa strada altrimenti valuterò. Ma ormai da tre anni stavo pensando di misurarmi con questa situazione, vedremo”.
I microfoni di TuttoMercatoWeb.com hanno contattato il classe ‘83 per parlare della finale che domani giocherà il Bari: a Reggio Emilia, contro la Reggiana, c’è in palio la B.
Una finale playoff da giocare, la B ancora in ballo. Ma che anno è stato per il Bari?
“Sicuramente un anno un po’ difficile, soprattutto all’inizio: la C è una categoria particolare, vincere non è mai scontato. Io l’ho provato lo scorso anno a Caserta: puoi anche avere una rosa di grandi nomi, ma se manca un mister che sa gestire diventa difficile. I giocatori poi si sentono importanti, e prendono il sopravvento”.
E’ stato quindi un toccasana l’arrivo di Vivarini in biancorosso?
“Vivarini è stata una manna dal cielo per il Bari. Chiaro, il 60% del tutto lo ha fatto la società, gli aveva messo a disposizione una rosa di livello, ma il mister ha saputo gestite e coordinare tutto al meglio”.
Che gara sarà quella di domani al “Mapei”?
“A livello di nomi il Bari è superiore alla Reggiana, ma gli emiliani giocano un ottimo calcio e sono bel allenati, Alvini è in gamba. Sulla carta può sembrare una partita semplice per il Bari, ma non lo è affatto: la Reggiana farà di tutto per vincere. Come comunque lo farà il Bari”.
Il Ds Scala avrebbe preferito giocare in campo neutro.
“Senza tifosi cambia poco, è come giocare sempre in campo neutro: si gioca in casa solo perché si è un dato stadio, ma sono i tifosi a dare la marcia in più. Lo si vede molto anche in A, in Italia il tifo fa sempre la sua parte”.
Il Bari è comunque la maggior candidata alla promozione?
“La B sarebbe un obbligo per il Bari, ma come ho detto prima vincere non è mai facile. Per quello che ha speso è chiaro che rimane la favorita, ma la Reggiana è il peggior avversario che potesse capitare sulla strada del Bari. Chiaro, io tifo i biancorossi, ma servirà molta serenità”.
Parlando del tuo futuro, ripartirai come allenatore dalle giovanili della Casertana?
“Si, probabilmente si, c’è questa possibilità. A me piacerebbe lavorare uno o due anni con i giovani e poi capire cosa fare, se so insegnare proseguirò su questa strada altrimenti valuterò. Ma ormai da tre anni stavo pensando di misurarmi con questa situazione, vedremo”.
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