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TMW RADIO - Mastella: "Sarebbe incredibile non vedere il Benevento in Serie A"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 1 aprile 2020, 19:25Altre Notizie
di TMWRadio Redazione

TMW RADIO - Mastella: "Sarebbe incredibile non vedere il Benevento in Serie A"

Clemente Mastella, sindaco di Benevento, intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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A intervenire durante Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio, è stato il sindaco di Benevento, Clemente Mastella. Queste le sue parole:

Qual è la situazione in città?
"Dico orgogliosamente che la nostra popolazione sta rispondendo. Siamo nella coda dell'uragano. Se riusciamo a scamparla è una grande cosa, perché le nostre strutture sanitarie sono più fragili. Si è perso di vista il dato preventivo, si è perso il contatto con i medici, la prevenzione".

Si poteva fare di più con il decreto?
"Spero si faccia di più, perché è saltato l'economia del sommerso. Nuove categorie sociali sono cadute nella povertà. Oggi sono tanti i penalizzati. Per evitare che ci siano episodi incresciosi, si deve intervenire. Dietro questo rancore sociale può intervenire la criminalità organizzata. Ci sono persone con enorme difficoltà. Conosco persone che non hanno di che mangiare. Ci sono professionalità che non esistono più".

Misure restrittive, si pensa di andare avanti fino al 13 aprile. Secondo lei quale deve essere la strada da seguire?
"Sono i virologi che devono indicarci la strada. Possiamo solo fare ipotesi. Se la discesa continua, allora le limitazioni saranno minori. Ma tutto sarà così fino a che non ci sarà il vaccino. Non possiamo far stagnare l'economia, sarebbe dannoso per tutti. Quindi penso che si debba convivere e andare a lavorare convivendo".


La crisi può mettere fine all'Europa?
"Potrebbe segnare la fine dell'Europa. Ma credo che un certo compromesso ci sarà. L'Europa non potrà dire di no a tutto. Mi auguro che vada così. Con Kohl al posto della Merkel, avremmo avuto in un'altra dimensione".

Il Benevento vive con apprensione il momento di stop dei campionati:
"Ha 20 punti sulla seconda, non andare in A sarebbe una cosa che griderebbe vendetta. Non portarlo in A non sarebbe credibile. Si deve fotografare la situazione e decidere così".

Come si è mosso il mondo del calcio in questa emergenza?
"Ho visto la solidarietà dei calciatori, anche dal punto di vista finanziario. E questo è molto bello. C'è stato un momento in cui si è pensato più al dato economico che quello umano. E' vero che il calcio muove tanto denaro, ma penso anche a questo: come si andrà a vedere le partite ora? Tutto cambia ora. Si andrà distanziati? Con le mascherine? Ora si deve pensare a questo. Al mondo del calcio dico: prestate attenzione a cosa fare per cosa accadrà negli stadi. Forse si deve pensare a stagioni diverse, come fanno nei Paesi freddi come la Russia".

Si ripenserà anche il rapporto tra Stato e regioni?
"Sarà da reimpostare a livello costituzionale tutte queste cose. Si sono create incertezze in alcuni casi, quando invece dovrebbe esserci una linea unitaria. All'inizio è stato sottovalutato questo virus, siamo arrivati tardi, anche se in buonafede in alcuni casi".