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…con Fabrizio Cacciatore
“Mi sto allenando da solo, in attesa di una nuova collocazione. Faccio lavoro aerobico e con la palla, ma non è come allenarsi in gruppo. E intanto ho preso il patentino Uefa B”. Così a Tuttomercatoweb l’ex difensore di - tra le altre - Cagliari e Chievo, Fabrizio Cacciatore.
Perché il patentino? Si vede in panchina?
“C’era l’occasione e ho fatto il corso. Vediamo. Potrebbe essere una soluzione per il futuro. Poi tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare. Intanto mi sono portato avanti. Poi se arriverà l’occasione giusta vedremo”.
Il presente pero la vede ancora in campo.
“La voglia di giocare c’è. L’ultima partita voglio farla lasciando il segno. Non merito certo di chiudere senza aver giocato. Il lockdown è stato una mazzata, forse non sono stato gestito in maniera giusta”.
A cosa si riferisce?
“Mi si poteva dare una mano in più. Venivo da due stagioni a Cagliari dove avevo sempre giocato. Ci sono giocatori dai vent’anni ai venticinque che hanno fatto trenta stiramenti. Io ne avrò fatto quattro-cinque”.
Quell’addio al Cagliari…
“La verità non me la dirà mai nessuno. Però con il Cagliari ero in scadenza a giugno e quando sei in scadenza si cominciano a gettare le basi a gennaio. Non so se la mia gestione sia stata perfetta. Ora ho cambiato agente, mi sono affidato ad Alberto Bergossi”.
L’Inter pensa a Nandez. È uno da Inter?
“È una grande occasione, l’Inter è un top club. Nandez le qualità le ha. Sarà una sfida diversa, perché quando approdi in una squadra importante cambia tutto. Può fare bene”
Il suo ex Chievo sta per scomparire…
“Eravamo abituati a vedere il Chievo ad alti livelli. Dispiace. Era una bella realtà, più piccola delle altre perché era una squadra di quartiere. Peccato, davvero. Spero che il Chievo torni presto nel grande calcio”.
Perché il patentino? Si vede in panchina?
“C’era l’occasione e ho fatto il corso. Vediamo. Potrebbe essere una soluzione per il futuro. Poi tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare. Intanto mi sono portato avanti. Poi se arriverà l’occasione giusta vedremo”.
Il presente pero la vede ancora in campo.
“La voglia di giocare c’è. L’ultima partita voglio farla lasciando il segno. Non merito certo di chiudere senza aver giocato. Il lockdown è stato una mazzata, forse non sono stato gestito in maniera giusta”.
A cosa si riferisce?
“Mi si poteva dare una mano in più. Venivo da due stagioni a Cagliari dove avevo sempre giocato. Ci sono giocatori dai vent’anni ai venticinque che hanno fatto trenta stiramenti. Io ne avrò fatto quattro-cinque”.
Quell’addio al Cagliari…
“La verità non me la dirà mai nessuno. Però con il Cagliari ero in scadenza a giugno e quando sei in scadenza si cominciano a gettare le basi a gennaio. Non so se la mia gestione sia stata perfetta. Ora ho cambiato agente, mi sono affidato ad Alberto Bergossi”.
L’Inter pensa a Nandez. È uno da Inter?
“È una grande occasione, l’Inter è un top club. Nandez le qualità le ha. Sarà una sfida diversa, perché quando approdi in una squadra importante cambia tutto. Può fare bene”
Il suo ex Chievo sta per scomparire…
“Eravamo abituati a vedere il Chievo ad alti livelli. Dispiace. Era una bella realtà, più piccola delle altre perché era una squadra di quartiere. Peccato, davvero. Spero che il Chievo torni presto nel grande calcio”.
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