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Verona, Tudor: "Il rigore è un regalo dell'arbitro. Da ex giocatore io impazzisco"
Ai microfoni di Dazn, il tecnico del Verona Igor Tudor ha commentato il 3-3 contro il Genoa: “Sono arrabbiato e sollevato. Sono contento per i ragazzi, si pensava non prendessimo nemmeno un punto. Il calcio è questo, invece che finire 3-0 finisce così. Abbiamo avuto due disattenzioni e un regalo dell’arbitro che ha riaperto la partita. Abbiamo fatto tre partite in sei giorni, una pazzia con due viaggi in tre giorni. Faccio i complimenti ai ragazzi, fisicamente c'è da crescere e sfrutteremo questa settimana”.
Il rigore è un regalo?
“Non so come spiegarlo altrimenti. Deve tagliarsi il braccio? Corre e la colpisce con il braccio. La partita era finita. Già l’anno scorso c’erano queste polemiche, io da ex giocatore impazzisco, e non solo per questo rigore, in generale. Uno non può correre così (mima le braccia attaccate al corpo, ndr). Il calcio è così, guardiamo avanti. Sono dettagli che cambiano partite e campionati, dobbiamo crescere e gli arbitri devono parlare di più con gli ex giocatori”.
Perché il trequartista e le due punte?
“Prima ho detto che abbiamo viaggiato tanto. Volevo avere freschezza e avere Barak libero tra le due punte”.
Fisicamente come state?
“Per far giocare questo tipo di calcio, andando a uomo per novanta minuti, devi stare al massimo delle forze, altrimenti soffri. Se aggiungi le tre partite in sei giorni, arrivi alla partita di oggi con grande difficoltà”.
Simeone può fare 20 gol?
“Penso sia strepitoso, anche come ragazzo è un professionista esemplare. 20 sono tanta roba, ma può arrivarci vicino. Sono contento di avere Kalinic, Lasagna, Caprari, sta a loro mettermi in difficoltà.
Il rigore è un regalo?
“Non so come spiegarlo altrimenti. Deve tagliarsi il braccio? Corre e la colpisce con il braccio. La partita era finita. Già l’anno scorso c’erano queste polemiche, io da ex giocatore impazzisco, e non solo per questo rigore, in generale. Uno non può correre così (mima le braccia attaccate al corpo, ndr). Il calcio è così, guardiamo avanti. Sono dettagli che cambiano partite e campionati, dobbiamo crescere e gli arbitri devono parlare di più con gli ex giocatori”.
Perché il trequartista e le due punte?
“Prima ho detto che abbiamo viaggiato tanto. Volevo avere freschezza e avere Barak libero tra le due punte”.
Fisicamente come state?
“Per far giocare questo tipo di calcio, andando a uomo per novanta minuti, devi stare al massimo delle forze, altrimenti soffri. Se aggiungi le tre partite in sei giorni, arrivi alla partita di oggi con grande difficoltà”.
Simeone può fare 20 gol?
“Penso sia strepitoso, anche come ragazzo è un professionista esemplare. 20 sono tanta roba, ma può arrivarci vicino. Sono contento di avere Kalinic, Lasagna, Caprari, sta a loro mettermi in difficoltà.
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