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Sacchi su La Gazzetta dello Sport: "Mancini ha dato valori e idee. Si qualificherà con il collettivo"
Arrigo Sacchi, storico ex allenatore del Milan e ct della Nazionale, ha espresso il suo parere su La Gazzetta dello Sport sull'Italia e la situazione che sta vivendo la Nazionale. Questi alcuni estratti di ciò che ha scritto: "Il calcio è la metafora della vita. [...]
Pertanto non meravigliamoci più di quanto sta succedendo ai nostri Azzurri. Mancini ha ereditato una Nazionale che non si era qualificata per il Mondiale e giocatori italiani componenti di squadre 'rinforzate' dagli stranieri erano 10/11 anni che non vincevano nulla a livello internazionale. Attualmente gli stranieri sono la maggioranza, più o meno il 70% dei giocatori. [...] Un vero miracolo calcistico ha permesso al c.t. e ai suoi ragazzi di laurearsi campioni d’Europa con merito, bellezza e armonia. [...] Hanno giocato un football corale come raramente si era visto in questo Paese. Poi il crollo, lo splendido collettivo che divertiva e vinceva ora non diverte più e tanto meno vince, anche contro nazionali di scarso valore. Che cosa è successo? Il calcio non è un sistema di gioco ma una filosofia che per vincere non può disconoscere i valori: la motivazione, la generosità, la passione, l’entusiasmo, la modestia, il correre, il sacrificarsi per i compagni, l’intelligenza che è molto più importante dei piedi. [...] La vittoria è importante, ma anche lo spettacolo che ne amplifica e aiuta la vittoria stessa. [...] La Nazionale di Mancini ha pensato al calcio come fosse una unione di arte, coraggio, idee, e innovazione ed inclusione. Purtroppo il nostro calcio è ancora lo specchio di una società vecchia, in crisi economica, culturale e morale, in recessione, con scarsa progettualità che punta tutto sul singolo, sullo straniero e sulla forza per rimediare ad una povertà di idee. [...] Non mettiamo alla sbarra Mancini e i suoi ragazzi a prescindere dai risultati, loro hanno cercato di uscire dalla nostra mediocrità con il coraggio e la volontà di tutti. Ci sono riusciti nonostante il Paese vecchio che, in generale, interpreta il football uno sport individuale e invoca il singolo che si metta sulle spalle la squadra. [...] Gli Azzurri hanno vinto finché sono stati squadra nello spirito e generosità e tutti 11 hanno interpretato un football ricco di innovazione e futuro. Roberto si qualificherà ma per riuscirci dovrà valutare quali posseggono i valori per essere un collettivo di professionisti che giochino per e con la squadra a tutto tempo, dando tutto se stessi. [...] Puoi avere i migliori giocatori del mondo, ma se non hanno una forte motivazione, un elevato spirito di squadra e un gioco che li guidi, quella squadra varrà poco. Il calcio è un collettivo, necessita di organizzazione, collaborazione, comunicazione, sinergie ed interiorizzazione".
Pertanto non meravigliamoci più di quanto sta succedendo ai nostri Azzurri. Mancini ha ereditato una Nazionale che non si era qualificata per il Mondiale e giocatori italiani componenti di squadre 'rinforzate' dagli stranieri erano 10/11 anni che non vincevano nulla a livello internazionale. Attualmente gli stranieri sono la maggioranza, più o meno il 70% dei giocatori. [...] Un vero miracolo calcistico ha permesso al c.t. e ai suoi ragazzi di laurearsi campioni d’Europa con merito, bellezza e armonia. [...] Hanno giocato un football corale come raramente si era visto in questo Paese. Poi il crollo, lo splendido collettivo che divertiva e vinceva ora non diverte più e tanto meno vince, anche contro nazionali di scarso valore. Che cosa è successo? Il calcio non è un sistema di gioco ma una filosofia che per vincere non può disconoscere i valori: la motivazione, la generosità, la passione, l’entusiasmo, la modestia, il correre, il sacrificarsi per i compagni, l’intelligenza che è molto più importante dei piedi. [...] La vittoria è importante, ma anche lo spettacolo che ne amplifica e aiuta la vittoria stessa. [...] La Nazionale di Mancini ha pensato al calcio come fosse una unione di arte, coraggio, idee, e innovazione ed inclusione. Purtroppo il nostro calcio è ancora lo specchio di una società vecchia, in crisi economica, culturale e morale, in recessione, con scarsa progettualità che punta tutto sul singolo, sullo straniero e sulla forza per rimediare ad una povertà di idee. [...] Non mettiamo alla sbarra Mancini e i suoi ragazzi a prescindere dai risultati, loro hanno cercato di uscire dalla nostra mediocrità con il coraggio e la volontà di tutti. Ci sono riusciti nonostante il Paese vecchio che, in generale, interpreta il football uno sport individuale e invoca il singolo che si metta sulle spalle la squadra. [...] Gli Azzurri hanno vinto finché sono stati squadra nello spirito e generosità e tutti 11 hanno interpretato un football ricco di innovazione e futuro. Roberto si qualificherà ma per riuscirci dovrà valutare quali posseggono i valori per essere un collettivo di professionisti che giochino per e con la squadra a tutto tempo, dando tutto se stessi. [...] Puoi avere i migliori giocatori del mondo, ma se non hanno una forte motivazione, un elevato spirito di squadra e un gioco che li guidi, quella squadra varrà poco. Il calcio è un collettivo, necessita di organizzazione, collaborazione, comunicazione, sinergie ed interiorizzazione".
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