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Sacchi su La Gazzetta dello Sport: "Mancini ha dato valori e idee. Si qualificherà con il collettivo"TUTTO mercato WEB
mercoledì 17 novembre 2021, 08:08Rassegna stampa
di Alessio Del Lungo

Sacchi su La Gazzetta dello Sport: "Mancini ha dato valori e idee. Si qualificherà con il collettivo"

Arrigo Sacchi, storico ex allenatore del Milan e ct della Nazionale, ha espresso il suo parere su La Gazzetta dello Sport sull'Italia e la situazione che sta vivendo la Nazionale. Questi alcuni estratti di ciò che ha scritto: "Il calcio è la metafora della vita. [...]
Pertanto non meravigliamoci più di quanto sta succedendo ai nostri Azzurri. Mancini ha ereditato una Nazionale che non si era qualificata per il Mondiale e giocatori italiani componenti di squadre 'rinforzate' dagli stranieri erano 10/11 anni che non vincevano nulla a livello internazionale. Attualmente gli stranieri sono la maggioranza, più o meno il 70% dei giocatori. [...] Un vero miracolo calcistico ha permesso al c.t. e ai suoi ragazzi di laurearsi campioni d’Europa con merito, bellezza e armonia. [...] Hanno giocato un football corale come raramente si era visto in questo Paese. Poi il crollo, lo splendido collettivo che divertiva e vinceva ora non diverte più e tanto meno vince, anche contro nazionali di scarso valore. Che cosa è successo? Il calcio non è un sistema di gioco ma una filosofia che per vincere non può disconoscere i valori: la motivazione, la generosità, la passione, l’entusiasmo, la modestia, il correre, il sacrificarsi per i compagni, l’intelligenza che è molto più importante dei piedi. [...] La vittoria è importante, ma anche lo spettacolo che ne amplifica e aiuta la vittoria stessa. [...] La Nazionale di Mancini ha pensato al calcio come fosse una unione di arte, coraggio, idee, e innovazione ed inclusione. Purtroppo il nostro calcio è ancora lo specchio di una società vecchia, in crisi economica, culturale e morale, in recessione, con scarsa progettualità che punta tutto sul singolo, sullo straniero e sulla forza per rimediare ad una povertà di idee. [...] Non mettiamo alla sbarra Mancini e i suoi ragazzi a prescindere dai risultati, loro hanno cercato di uscire dalla nostra mediocrità con il coraggio e la volontà di tutti. Ci sono riusciti nonostante il Paese vecchio che, in generale, interpreta il football uno sport individuale e invoca il singolo che si metta sulle spalle la squadra. [...] Gli Azzurri hanno vinto finché sono stati squadra nello spirito e generosità e tutti 11 hanno interpretato un football ricco di innovazione e futuro. Roberto si qualificherà ma per riuscirci dovrà valutare quali posseggono i valori per essere un collettivo di professionisti che giochino per e con la squadra a tutto tempo, dando tutto se stessi. [...] Puoi avere i migliori giocatori del mondo, ma se non hanno una forte motivazione, un elevato spirito di squadra e un gioco che li guidi, quella squadra varrà poco. Il calcio è un collettivo, necessita di organizzazione, collaborazione, comunicazione, sinergie ed interiorizzazione".