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L'ultima grande mossa dell'Inter è stata quella di vendere Lukaku, mentre la Juventus rischia grosso. Leao, gli agenti e il Milan vogliono rinnovare. E allora qual è il problema?TUTTO mercato WEB
© foto di Lorenzo Di Benedetto
sabato 4 febbraio 2023, 07:57Editoriale
di Andrea Losapio

L'ultima grande mossa dell'Inter è stata quella di vendere Lukaku, mentre la Juventus rischia grosso. Leao, gli agenti e il Milan vogliono rinnovare. E allora qual è il problema?

La querelle Skriniar ha scoperchiato un vaso di Pandora decisamente importante. Perché l'Inter, ma in generale il calcio italiano, non si può permettere più di avere grandi campioni. O meglio, può anche costruirli, ma poi la necessità è quella di vendere e non di tenerli. Come il Porto, il Benfica e lo Sporting. Oppure come la Juventus degli anni novanta, quella che sì, cedeva Zidane, ma poi reinvestiva su Buffon e Cannavaro. Campioni affermati, ma com'è possibile che in estate siano stati rifiutati 50 e passa milioni per lo slovacco, salvo poi lasciarlo andare via a zero dopo dodici mesi? In un momento storico come quello odierno, con Zhang che chiede di rifinanziare il debito ogni cinque minuti, come puoi non essere più realista del re e cedere? L'estate scorsa c'è stato un colloquio fra i tifosi la dirigenza, tanto che un gruppo di ultras salì - una mattina - negli uffici dell'Inter per avere rassicurazioni sulla non cedibilità di Skriniar. Evidentemente hanno avuto la meglio, eppure sono gli stessi che ora mettono in croce il difensore.

La realtà è che l'Inter, come la Juve nel caso specifico di Zidane, ha fatto benissimo a vendere Romelu Lukaku a 115 milioni, salvo poi essere insultata da quelli che ora se la prendono per l'addio di Skriniar. C'è una linea sottile fra tifoso e squadra, ma la realtà è che oramai è diventata tutta una questione di soldi. E dal lato sportivo non è detto che quello che oggi vale 20 non possa valere più di quanto qualcosa che attualmente costa 100. La realtà è che il calcio è talmente volatile che è possibile ricreare qualcosa che sembrerebbe irripetibile. L'unica cosa che i tifosi dovrebbero capire è che ci sono dei parametri irrinunciabili. La sostenibilità con cui tutti si riempiono la bocca è data solo dai dirigenti e da una Lega che vuole davvero controllare le società e la loro capacità finanziaria, non solamente incassare e intascare soldi dai diritti televisivi per fare giocare Cremonese-Salernitana lunedì alle 18.


La Juventus, per avere cannibalizzato la Serie A per anni, ora rischia grosso. La questione plusvalenze è la punta dell'iceberg della giustizia sportiva. È vero che in parecchie squadre (basti pensare all'Inter con Eguelfi, Carraro, Bettella, Radu, Pinamonti... Oppure al Napoli nel caso Osimhen, anche se più isolato e raro rispetto ai nerazzurri) hanno avuto delle plusvalenze poco limpide, dall'altro c'è un modus operandi che viene giudicato, più che il singolo caso. Sarà però la gestione degli stipendi a rischiare di fare saltare definitivamente il banco. E si ritorna alla questione di prima: la Lega può permettersi un campionato senza la Juventus, per sperare di incassare di più? La risposta è semplice: no. Eppure per avere finalmente una parvenza di giustizia dovrebbe riuscire a ristabilire le distanze, non solo con la Juve, ma anche con le altre. Facile a dirsi, difficile a farsi.

Infine il caso Leao. La Gazzetta spiega come il portoghese abbia litigato con Maldini e che ci sia uno strappo sulla clausola, quest'ultima cosa la abbiamo scritto il 19 gennaio e confermiamo in toto. Poi arriva la smentita del Milan, che per chiunque conosce il giornalismo, in realtà, è una notizia data due volte, soprattutto in un caso non dimostrabile da una parte o dall'altra. Infine Ted Dimvula, avvocato francese, va a Sky a smentire tutto, a dire che va tutto bene, che continuano i contatti per rinnovare. Siamo al 3 di febbraio e la telenovela va avanti un anno. Come è possibile che in un anno non si sia trovato un accordo? E fra sei mesi, quando mancheranno solo dodici alla scadenza, cosa succederà? Il Milan non ha imparato niente da Kessie, Calhanoglu e Donnarumma, oppure effettivamente qualcosa si è rotto? Leao non ha nessuna intenzione di rinnovare al momento, ha intorno un clan di persone che lo influenza, anche se vorrebbe davvero rimanere a Milano. Cosa succederà? Difficile, per ora la firma non arriva. Semplicemente perché non va tutto bene e il Milan vuole solo gettare acqua su un fuoco già bell'e divampato.