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La Serie A non ha fretta di seguire il modello Juve: il taglio degli stipendi è rimandato
La Serie A non ha fretta di seguire il modello Juventus per il taglio degli ingaggi e tutti i club aspettano di avere le idee più chiare sulla possibilità di ripresa del campionato prima di trattare direttamente con i rispettivi spogliatoi la possibilità di accordarsi sui salari. I bianconeri hanno aperto un fronte, ma non c'è fretta di trattare da parte di nessuno, soprattutto fino a che non verrà deciso il futuro della stagione. I club dovrebbero avere le idee più chiare subito dopo Pasqua e da lì si inizierà a prendere in considerazione le varie ipotesi per tagliare i 1,2 miliardi di stipendi lordi del nostro campionato.
Le proposte all'AIC - Nel pomeriggio la Lega presenterà le prime proposte al sindacato dei calciatori: sospensione immediata per il periodo di tempo non lavorato (da inizio marzo in poi); oppure la richiesta di uno "sconto" proporzionato all'entità dell'ingaggio dei singoli calciatori. L'obiettivo comune sembra essere quello di raggiungere un accordo nazionale, anche se non vincolerebbe i singoli calciatori visto che Tommasi ha dichiarato che verrà data una linea ma sulle rinunce personali saranno i calciatori ad avere l'ultima parola.
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