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TMW RADIO - Nervo: "Onorato di aver giocato nel Bologna. Al Trap devo tanto"
Maracanà con Marco Piccari e Cinzia Santangeli -
Ospiti: Carlo Nervo -
Per la rubrica ANDATE A LAVORARE collegamento telefonico con Carlo Nervo. Lasciato il calcio si dedica alla politica e nel 2009 viene eletto
sindaco di Solagna, suo paese natale. Terminato l'incarico ha fondato un'azienda legata al mondo dei mobili.
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Carlo Nervo si racconta a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, per parlare della sua vita dentro e fuori dal campo.
Tanti anni al Bologna:
"Sono stati 13 anni fantastici, è un orgoglio aver giocato per un club così prestigioso".
Ti piace Mihajlovic?
"Sta facendo molto bene, non te le manda a dire".
Un momento di tensione con i tifosi c'è mai stato?
"La retrocessione del 2005 è stato durissimo. Siamo usciti con la scorta ed è stato molto brutto. Ti senti davvero piccolo, sai che hai deluso te stesso e poi i tifosi. Ma questa è la vita".
Un pensiero del Trap?
"Persona fantastica, essere chiamato in Nazionale è stato straordinario. E' stata una persona importante per me".
Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, cosa hai fatto?
"Mi sono staccato dal calcio perché non ho trovato neanche la possibilità di rimanerci. Non ho cercato le opportunità neanche io. Ho avuto l'esperienza da sindaco, fantastica, nel mio paese di nascita. Fu fatta una scritta contro di me 'Hai più presenze in Nazionale che in consiglio comunale'".
E ora?
"Ho una piccola azienda di mobili, ho il mio marchio e mi muovo parecchio in Europa. Abbiamo collezioni fatte da noi, con sedie, tavoli e tutto il resto. Sta andando bene".
Chi senti dei tuoi ex compagni?
"Ci sentiamo con tanti del gruppo del 96-97".
Tanti anni al Bologna:
"Sono stati 13 anni fantastici, è un orgoglio aver giocato per un club così prestigioso".
Ti piace Mihajlovic?
"Sta facendo molto bene, non te le manda a dire".
Un momento di tensione con i tifosi c'è mai stato?
"La retrocessione del 2005 è stato durissimo. Siamo usciti con la scorta ed è stato molto brutto. Ti senti davvero piccolo, sai che hai deluso te stesso e poi i tifosi. Ma questa è la vita".
Un pensiero del Trap?
"Persona fantastica, essere chiamato in Nazionale è stato straordinario. E' stata una persona importante per me".
Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, cosa hai fatto?
"Mi sono staccato dal calcio perché non ho trovato neanche la possibilità di rimanerci. Non ho cercato le opportunità neanche io. Ho avuto l'esperienza da sindaco, fantastica, nel mio paese di nascita. Fu fatta una scritta contro di me 'Hai più presenze in Nazionale che in consiglio comunale'".
E ora?
"Ho una piccola azienda di mobili, ho il mio marchio e mi muovo parecchio in Europa. Abbiamo collezioni fatte da noi, con sedie, tavoli e tutto il resto. Sta andando bene".
Chi senti dei tuoi ex compagni?
"Ci sentiamo con tanti del gruppo del 96-97".
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