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FOCUS TMW - Serie A, la Top 11 del 25° turno: Berardi e Sanchez protagonisti in attacco
Di seguito la Top 11 della 25esima giornata di Serie A. Domenico Berardi e Lorenzo Insigne sono i protagonisti dell'ultimo turno nel pirotecnico 3-3 fra Sassuolo e Napoli: entrambi meritano il 7.5 in pagella. Squadra eterogenea, 10 squadre rappresentate e solo il Cagliari, con Cragno e Rugani, piazza due uomini. Questo il nostro 4-2-3-1:
ALESSIO CRAGNO
Cagliari-Bologna 1-0
Primo tempo quasi da spettatore non pagante. Nella ripresa è chiamato in causa in qualche occasione e si dimostra attento fra i pali come in uscita.
DAVIDE ZAPPACOSTA
Genoa-Sampdoria 1-1
Il duello con Candreva infiamma la gara. Utile in fase difensiva, è una spina nel fianco per la Samp quando attacca, anche se in un paio di occasioni regala palla ai doriani con leggerezze in fase di uscita. Per sua fortuna i suoi compagni ci mettono una pezza. Nel complesso il migliore dei suoi, non solo per lo splendido gol che apre il derby.
RODRIGO BECAO
Milan-Udinese 1-1
Le botte da orbi con Rebic ne ammaccano il volto, ma non l'attitudine: reagisce con prontezza a qualsiasi situazione gli capiti a tiro, blindando insieme agli altri due centrali il terzetto. Suggella una serata magica con il gol: in Serie A ha segnato due reti, entrambe al Milan. Scherzi del destino.
DANIELE RUGANI
Cagliari-Bologna 1-0
Dietro non ha un gran da fare contro un Bologna che punge poco. Davanti si fa trovare pronto segnando il gol che sblocca la gara. Decisivo.
DAVIDE FARAONI
Benevento-Hellas Verona 0-3
Segna il suo secondo gol stagionale con un perfetto inserimento e un'altrettanto valida incornata sul cross dell'esterno opposto (Lazovic). Sarebbe pronto a ripetersi già dieci minuti dopo, ma in quell'occasione è lo stesso Foulon a battere il suo portiere. Per il resto, ci mette la solita corsa e il solito lavoro nelle due fasi.
FRANCK KESSIE
Milan-Udinese 1-1
La palla del rigore al 97' pesa tantissimo, lui è freddo ed evita al Milan una figuraccia. Nel complesso l'ivoriano era uno dei pochi a salvarsi, come sempre.
AMADOU DIAWARA
Fiorentina-Roma 1-2
Ruba palloni a ripetizione in mezzo al campo, interrompendo trame interessanti della Fiorentina e risultando spesso e volentieri appoggio prezioso nel fraseggio stretto a centrocampo. Poi il gol vittoria, la delusione momentanea, l'attesa e la gioia dopo il check del VAR.
DOMENICO BERARDI
Sassuolo-Napoli 3-3
Un secondo prima regala gioia con una delle sue giocate al limite dell'area. Il secondo dopo è già a correre all'indietro, ripiegare e chiudere. Un gol fatto, un tiro che vale l'autorete di Maksimovic e uno che colpisce in pieno la traversa. Spina nel fianco.
FEDERICO BERNARDESCHI
Juventus-Spezia 3-0
L’arma in più, decisamente a sorpresa viste le ultime uscite. Pirlo lo butta dentro, lui gli cambia la partita.
LORENZO INSIGNE
Sassuolo-Napoli 3-3
Peccato per il gol annullato, nato grazie al colpo più classico e bello da vedere del suo repertorio. Dopo quel gol non riesce non abbassa la testa, e nella ripresa confeziona un assist al bacio per il 2-2 di Di Lorenzo e trasforma il penalty del 2-3. Non basterà per la vittoria.
ALEXIS SANCHEZ
Parma-Inter 1-2
Primi 40 minuti a vagare alla ricerca della giusta posizione: poi un rimpallo e Lukaku lo mettono davanti a Sepe e in entrambi i casi non perdona. La risposta migliore dopo tante panchina: occasione pienamente sfruttata.
ALESSIO CRAGNO
Cagliari-Bologna 1-0
Primo tempo quasi da spettatore non pagante. Nella ripresa è chiamato in causa in qualche occasione e si dimostra attento fra i pali come in uscita.
DAVIDE ZAPPACOSTA
Genoa-Sampdoria 1-1
Il duello con Candreva infiamma la gara. Utile in fase difensiva, è una spina nel fianco per la Samp quando attacca, anche se in un paio di occasioni regala palla ai doriani con leggerezze in fase di uscita. Per sua fortuna i suoi compagni ci mettono una pezza. Nel complesso il migliore dei suoi, non solo per lo splendido gol che apre il derby.
RODRIGO BECAO
Milan-Udinese 1-1
Le botte da orbi con Rebic ne ammaccano il volto, ma non l'attitudine: reagisce con prontezza a qualsiasi situazione gli capiti a tiro, blindando insieme agli altri due centrali il terzetto. Suggella una serata magica con il gol: in Serie A ha segnato due reti, entrambe al Milan. Scherzi del destino.
DANIELE RUGANI
Cagliari-Bologna 1-0
Dietro non ha un gran da fare contro un Bologna che punge poco. Davanti si fa trovare pronto segnando il gol che sblocca la gara. Decisivo.
DAVIDE FARAONI
Benevento-Hellas Verona 0-3
Segna il suo secondo gol stagionale con un perfetto inserimento e un'altrettanto valida incornata sul cross dell'esterno opposto (Lazovic). Sarebbe pronto a ripetersi già dieci minuti dopo, ma in quell'occasione è lo stesso Foulon a battere il suo portiere. Per il resto, ci mette la solita corsa e il solito lavoro nelle due fasi.
FRANCK KESSIE
Milan-Udinese 1-1
La palla del rigore al 97' pesa tantissimo, lui è freddo ed evita al Milan una figuraccia. Nel complesso l'ivoriano era uno dei pochi a salvarsi, come sempre.
AMADOU DIAWARA
Fiorentina-Roma 1-2
Ruba palloni a ripetizione in mezzo al campo, interrompendo trame interessanti della Fiorentina e risultando spesso e volentieri appoggio prezioso nel fraseggio stretto a centrocampo. Poi il gol vittoria, la delusione momentanea, l'attesa e la gioia dopo il check del VAR.
DOMENICO BERARDI
Sassuolo-Napoli 3-3
Un secondo prima regala gioia con una delle sue giocate al limite dell'area. Il secondo dopo è già a correre all'indietro, ripiegare e chiudere. Un gol fatto, un tiro che vale l'autorete di Maksimovic e uno che colpisce in pieno la traversa. Spina nel fianco.
FEDERICO BERNARDESCHI
Juventus-Spezia 3-0
L’arma in più, decisamente a sorpresa viste le ultime uscite. Pirlo lo butta dentro, lui gli cambia la partita.
LORENZO INSIGNE
Sassuolo-Napoli 3-3
Peccato per il gol annullato, nato grazie al colpo più classico e bello da vedere del suo repertorio. Dopo quel gol non riesce non abbassa la testa, e nella ripresa confeziona un assist al bacio per il 2-2 di Di Lorenzo e trasforma il penalty del 2-3. Non basterà per la vittoria.
ALEXIS SANCHEZ
Parma-Inter 1-2
Primi 40 minuti a vagare alla ricerca della giusta posizione: poi un rimpallo e Lukaku lo mettono davanti a Sepe e in entrambi i casi non perdona. La risposta migliore dopo tante panchina: occasione pienamente sfruttata.
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