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Milan, che reazione! 2-0 a Verona nonostante le assenze: e il secondo posto è consolidato
Il Milan rialza nuovamente la testa e sempre in trasferta. E il sospetto che la squadra di Stefano Pioli renda meglio fuori dalle mura amiche si fa sempre più forte: 2-0 al Verona, meritato, inappellabile. Rincorsa sull'Inter che riprende e al tempo stesso distacco sulla Juventus ripristinato. Il tutto in una delle domeniche sulla carta più complesse per i rossoneri, perseguitati dagli infortuni e non di giocatori qualsiasi: Ibrahimovic, Calhanoglu, Bennacer, Mandzukic sono quattro pezzi da novanta ai quali si sono aggiunti Rebic e Théo Hernandez. Il francese non è nemmeno in panchina poiché non ha smaltito una contusione al perone rimediata contro l’Udinese. Si accomoda in panchina invece Sandro Tonali, meglio non rischiarlo. E così il Milan si presenta al "Bentegodi" con un undici dall'età media di 24 anni, con soluzioni d'emergenza come Castillejo esterno sinistro sulla trequarti e Dalot a completare la catena mancina. Leao, voto 4 contro l'Udinese, è confermato per completa assenza d'alternative. Al contrario, il Verona può permettersi di confermare in toto l'undici che ha strapazzato il Benevento. E sì sa che la città veneta ha storicamente portato tanti dispiaceri al Diavolo.
KRUNIC FA IL CALHANOGLU - Non così stavolta: Hellas che ha il possesso palla ma che la tiene lontano dalla porta del Milan. I rossoneri sono impeccabili, chiudono ogni spazio e solo una distrazione di Tomori quasi manda in gol Lasagna. Scampato il pericolo si fanno vedere i rossoneri con Leao, servito magistralmente da un cross al bacio di Calabria: ma il portoghese non è Ibra e risultati sono tutti in un colpo di testa alto, nonostante la posizione favorevole. Nell'equilibrio generale serve una prodezza individuale: arriva con Rade Krunic. Il bosniaco, che prende il posto di Hakan Calhanoglu sulla trequarti, fa proprio il Calhanoglu: prende palla e fa tutto da solo, costringendo Magnani ad abbatterlo al limite dell'area. Punizione che Krunic esegue magistralmente: destro a giro dal limite dell'area che finisce all'incrocio più lontano.
DALOT COMPLETA L'OPERA -Il lavoro è completato dopo cinque minuti del secondo tempo e anche questa rete è un capolavoro: segna Diogo Dalot. Azione partita da Saelemaekers che pesca il terzino agevolato dal velo di Rafael Leao. Il portoghese si sposta la palla sul destro e poi incrocia con un tiro che fa secco Silvestri: primo gol in Serie A, 0-2 al "Bentegodi". A differenza di altre circostanze il Milan non cala d'intensità, resta sul pezzo e non permette mai all'Hellas di essere pericoloso. Una prestazione esemplare in un momento delicato della stagione per il Milan, fra risultati in picchiata, l'ecatombe degli infortuni e la mission impossible contro il Manchester United. Il gruppo, se non si era capito nel corso della stagione, è la grande forza di questa squadra.
KRUNIC FA IL CALHANOGLU - Non così stavolta: Hellas che ha il possesso palla ma che la tiene lontano dalla porta del Milan. I rossoneri sono impeccabili, chiudono ogni spazio e solo una distrazione di Tomori quasi manda in gol Lasagna. Scampato il pericolo si fanno vedere i rossoneri con Leao, servito magistralmente da un cross al bacio di Calabria: ma il portoghese non è Ibra e risultati sono tutti in un colpo di testa alto, nonostante la posizione favorevole. Nell'equilibrio generale serve una prodezza individuale: arriva con Rade Krunic. Il bosniaco, che prende il posto di Hakan Calhanoglu sulla trequarti, fa proprio il Calhanoglu: prende palla e fa tutto da solo, costringendo Magnani ad abbatterlo al limite dell'area. Punizione che Krunic esegue magistralmente: destro a giro dal limite dell'area che finisce all'incrocio più lontano.
DALOT COMPLETA L'OPERA -Il lavoro è completato dopo cinque minuti del secondo tempo e anche questa rete è un capolavoro: segna Diogo Dalot. Azione partita da Saelemaekers che pesca il terzino agevolato dal velo di Rafael Leao. Il portoghese si sposta la palla sul destro e poi incrocia con un tiro che fa secco Silvestri: primo gol in Serie A, 0-2 al "Bentegodi". A differenza di altre circostanze il Milan non cala d'intensità, resta sul pezzo e non permette mai all'Hellas di essere pericoloso. Una prestazione esemplare in un momento delicato della stagione per il Milan, fra risultati in picchiata, l'ecatombe degli infortuni e la mission impossible contro il Manchester United. Il gruppo, se non si era capito nel corso della stagione, è la grande forza di questa squadra.
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