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Impresa eroica del Verona a Venezia: da 0-3 a 4-3, pomeriggio indimenticabile per i gialloblùTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 5 dicembre 2021, 16:55Serie A
di Luca Chiarini

Impresa eroica del Verona a Venezia: da 0-3 a 4-3, pomeriggio indimenticabile per i gialloblù

Pomeriggio folle al Penzo di Venezia: i lagunari, in vantaggio di tre reti al termine della prima frazione, si sono fatti rimontare dall'Hellas nella ripresa. 4-3 il risultato finale di una gara che è stata un roller coaster di emozioni.

Le scelte
Zanetti riabbraccia Okereke: è però soltanto un'illusione, perché il nigeriano si fa male dopo poco più di cinque minuti ed è costretto a chiedere il cambio. Al centro dell'attacco c'è Henry, con la certezza Aramu a completare il quadro del pacchetto offensivo. Tudor perde Gunter e Barak e rimpolpa la mediana con Ivan Ilic, che affianca in cabina di comando Tameze e Veloso. In attacco, al fianco del Cholito Simeone, c'è ancora una volta Gianluca Caprari.

Hellas non pervenuto nei primi 45'
Il primo tempo è un monologo del Venezia. La squadra di Zanetti rischia qualcosa su un'incursione di Lazovic, ma poi mette il turbo e annienta l'avversario. Ceccaroni firma l'uno a zero su assist di Henry, di lì a poco Johnsen - subentrato all'infortunato Okereke - fa di Casale un sol boccone e apparecchia per Crnigoj, che trova il bis con enorme freddezza. L'Hellas esce dal campo e incassa anche il tris: Dawidowicz e Montipò pasticciano in una situazione apparentemente innocua, Henry è bravo a frapporsi e a insaccare il tre a zero di puro opportunismo.


Reazione incredibile degli ospiti
L'intervallo è uno spartiacque, nell'accezione più stretta che gli si possa dare. Tudor tocca le corde giuste negli spogliatoi del Penzo, la squadra ha un sussulto d'orgoglio e si rimette in carreggiata in poco più di venti minuti. Il primo centro è un autogol, di Henry, che devia in maniera fortuita sugli sviluppi di un corner e beffa suo malgrado Romero. È la miccia che serviva ai gialloblù, che attaccano a spron battuto alla ricerca della rete che riaprirebbe definitivamente i giochi: al 62' Ceccaroni compie un grande intervento sul colpo di testa ravvicinato di Faraoni... con le mani. Rosso inevitabile per il centrale e rigore trasformato da Caprari.

Simeone riacciuffa il Venezia
L'Hellas incalza, si ha quasi l'impressione che il pari sia soltanto una formalità da espletare. E in effetti così è: gli ospiti fanno subito valere la superiorità numerica acquisita con Simeone, che batte Romero con lo scavetto su assist di Faraoni, reattivo e clinico nella rifinitura dopo un errore in uscita del subentrato Svoboda.

Ancora Cholito, Hellas in paradiso
A quel punto la truppa di Tudor ha il dovere morale di credere al sorpasso. L'inerzia è tutta per i gialloblù, che mettono alle corde il Venezia e cercano con insistenza il poker. L'assetto è eufemisticamente a trazione anteriore: in campo c'è anche Lasagna, che insieme a Caprari e a Simeone compone un tridente pesante, oltre che inedito. Il gol-vittoria arriva a cinque minuti dal novantesimo: il Cholito si mette in proprio, prende la mira dalla distanza e batte Romero con un siluro. Verona in estasi e corsaro a Venezia: un pomeriggio difficile da dimenticare, per entrambe.