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Bologna, Fenucci: "Italiano migliora i giocatori. La nostra forza è motivarsi per ogni gara"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 12:23Serie A
di Alessio Del Lungo

Bologna, Fenucci: "Italiano migliora i giocatori. La nostra forza è motivarsi per ogni gara"

Claudio Fenucci, amministratore delegato del Bologna, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per parlare dei rossoblù, iniziando dall'infortunio accusato in Nazionale da Cambiaghi: "Ha avuto un problema in allenamento, non ci voleva perché abbiamo già Rowe infortunato e sicuramente non ci fa piacere. Sappiamo però che in una stagione così lunga e piena di impegni, con 4 competizioni da affrontare più le nazionali, qualche problema poteva nascere. Per questo abbiamo costruito una rosa un po' più profonda del normale". Cosa c'è di speciale a Casteldebole? "Credo che, forse (sorride, ndr), molto del merito va all'allenatore e al suo staff, che sono grandi professionisti, e a questo gruppo di giocatori, che lavora con tanta intensità durante la settimana, quando si preparano le partite. Il gruppo è cresciuto, si migliora individualmente in un contesto in cui sono consapevoli che solo la forza collettiva può farli crescere. Poi c'è un'atmosfera che abbiamo sempre cercato di costruire, cioè di una società organizzata, strutturata, ma dove il senso di famiglia sportiva si sente. Questo non è l'elemento principale, ma aiuta le relazione interne che si riflettono anche sull'esterno, anche la città, con questa emozione gigantesca e con questo fuoco che si è acceso, trasferisce sostegno alla squadra". In che cosa la programmazione al Bologna è diversa rispetto alle sue precedenti esperienze? "È stato un percorso lungo, è partito dalla Serie B e c'è stato un inizio dove l'obiettivo era consolidarsi nella categoria, con investimenti mirati e un controllo anche attento a quelle che potevano essere le dinamiche finanziarie, ma soprattutto per far crescere la società e prepararla al salto, che è difficile da programmare. Le organizzazioni sportive generalmente si muovono per cicli, il nostro nasce con l'arrivo di Sinisa (Mihajlovic, ndr), perché poi anche lì i risultati sono migliorati e abbiamo aumentato gli investimenti. Poi con l'arrivo di Sartori e questo nuovo gruppo di lavoro sono arrivati giocatori che hanno consentito a questo progetto di crescere e, grazie al lavoro dei due tecnici, prima Thiago Motta e poi Italiano, siamo riusciti a collocarci stabilmente in una posizione che non era abituale per il Bologna. È la cosa che ci fa più piacere, cioè quella di aver trasformato la nostra posizione competitiva in campionato". Italiano sta sicuramente dando un contributo importante a questa squadra. "La sua bravura è stata l'anno scorso in un gruppo che aveva fatto bene e che doveva accettare una proposta di gioco e una metodologia completamente differenti. Ha portato la sua visione del calcio, un gioco molto intenso, offensivo, fatto di pressione e molto moderno ed europeo. Poi nel tempo lui e il suo staff hanno migliorato i giocatori, perché poi un allenatore che viene a Bologna non ha solo il compito principale, ovvero creare le condizioni perché si ottengano i risultati, ma anche quello di migliorare i calciatori perché noi non possiamo prenderli già formati. Possiamo acquistare giocatori forti, con qualità, ma che hanno un percorso di miglioramento da fare e lui ha contribuito a far crescere il gruppo. Un po' tutti noi a gestire i momenti positivi siamo abbastanza allenati, pensiamo sempre a guardare le cose con realismo e rimanere concentrati su quello che può essere il prossimo impegno. La forza è proprio trovare le motivazioni una singola partita alla volta. Adesso ci sarà Udine, una trasferta complicata contro una squadra che sta facendo bene e quindi dovremo concentrarci e trovare le motivazioni per quella partita, senza pensare a quanto sarà lungo il campionato. La società e anche il mister ha sempre lavorato di squadra su questo". Per che cosa firmerebbe oggi? "Va in contrasto con quello che ho detto, firmerei volentieri qualche bonus per i calciatori, visto che sono legati ai risultati. Non facciamo previsioni, anche se forse 2 anni fa dissi che potevamo andare in Champions e che c'erano le condizioni per lottare, malgrado io non mi sbilanci mai. Abbiamo 4 competizioni, giocheremo le partite di Coppa Italia in casa, faremo per la prima volta la Supercoppa Italiana... Se pensiamo a tutto quello che possiamo costruire e a continuare a tenere accesa la fiamma che sta entusiasmando la città, poi ci distraiamo dal presente, che è Udine e firmerei per una vittoria lì, se posso".