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Bologna, Saputo: "Rilancerò il club. Non penso neanche alla B"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
venerdì 22 febbraio 2019, 15:00Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Bologna, Saputo: "Rilancerò il club. Non penso neanche alla B"

Il presidente del Bologna, Joey Saputo, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole: "La seconda lettera dell’alfabeto non la voglio sentire nominare. Non è contemplata. Qualunque sarà la nostra direzione, Bologna sappia una cosa: io non scappo. Io lo so che i tifosi dicono 'Saputo ci ha venduto la storia che in 5 anni avremmo fatto passi avanti e invece siamo andati indietro', ma voglio fare le cose per bene e serve pazienza: quando entriamo, io e la mia famiglia restiamo. E lo facciamo fino al successo. A Roma ho visto la prima partita dal vivo di Mihajlovic. L’abbiamo giocata: il possesso, il pressing, siamo stati nel gioco, mi è piaciuto tutto, risultato a parte. Speriamo che si possa continuare con questa voglia: il percorso è duro ma abbiamo di tutto per rimanere in Serie A. Per noi è molto importante. Quando arrivai non conoscevo città e storia, ora in 5 anni la conosco di più e per me onorare il passato, e ora so cosa significa, è ancor più importante di prima. L’amore per squadra e città non è mai mancato anche nei momenti difficili. Nè mancherà. Dobbiamo fare attenzione come gestiamo l’aspettativa dei tifosi, rispettarla come anche il nostro percorso. Siamo più indietro del posto in cui avevo pensato di essere ma non cambia il percorso e il dove vogliamo portare questo club. L’Europa? Dobbiamo cominciare a pensarci e vederci un po’ più in alto e non rimanere sempre in basso. Dopo questi miei 5 anni siamo ancora lì a lottare per la stessa cosa e non va bene: va cambiata mentalità, serve fare di più, non aver più paura. Pensare differente. Abbiamo fatto errori in passato, nella scelta di giocatori e allenatori. Ma non dobbiamo perdere la fiducia nel nostro disegno futuro. Se arrivasse la Serie B? Io non la voglio considerare quella lettera: chiaro che ci dobbiamo preparare ma resta il fatto che io non scappo, non è nel mio dna. Stiamo già pensando al domani, alla squadra, allo stadio, a ripartire come voglio io. E’ ovvio che dobbiamo rivedere un po’ la nostra filosofia a livello del come spendiamo e quando. Non voglio arrivare che ogni anno lo scopo è di salvarsi, non possiamo pensare come una neopromossa ma come una squadra grande. E lo stadio, in futuro, ci darà opportunità per avere incassi più congrui e utilizzarli".