TUTTO mercato WEB
Memoria corta nel calcio e un ciclo finito. Pochettino, epilogo già scritto
Il calcio ha la memoria corta, cortissima. L'esonero di Mauricio Pochettino è solo l'ultimo caso in ordine cronologico. Il 1° giugno 2019 il Tottenham giocava la sua prima finale di Champions League, eliminando nel suo cammino squadre blasonate come Inter, Borussia Dortmund, Manchester City, infine la miglior squadra dell'ultima edizione, ossia l'Ajax.
Una panchina che già all'epoca, tuttavia, non sembrava così salda. "Dipende dal progetto" raccontò in un'intervista in quel periodo l'argentino, lasciando la situazione in bilico fino alla finale. Aveva capito probabilmente che con questo Tottenham era stato fatto il massimo. Eppure, solamente un anno prima, aveva firmato il prolungamento fino al 2023.
La stagione 2019-20 era partita senza i migliori auspici: 3-1 all'Aston Villa all'esordio dopo essere stato sotto fino a un quarto d'ora dalla fine. Campanello d'allarme non del tutto colto. Il 24 settembre la sconfitta ai calci di rigore contro il Colchester United, squadra di League Two (equivalente della nostra Serie D), toglieva di mezzo gli Spurs dalla Carabao Cup. Il peggio doveva ancora venire: una settimana e arriva il 2-7 casalingo contro il Bayern in Champions. La mazzata definitiva, che ha portato a una crisi senza fine: da allora nessuna vittoria in Premier League, tre pareggi e due sconfitte, una delle quali pesante (0-3 a Brighton). A nulla sono serviti due successi contro lo Stella Rossa in Champions. Il ciclo era finito, Pochettino lo aveva capito mesi fa. Ed era meglio saltare prima, per evitare l'epilogo di stasera: l'esonero.
Una panchina che già all'epoca, tuttavia, non sembrava così salda. "Dipende dal progetto" raccontò in un'intervista in quel periodo l'argentino, lasciando la situazione in bilico fino alla finale. Aveva capito probabilmente che con questo Tottenham era stato fatto il massimo. Eppure, solamente un anno prima, aveva firmato il prolungamento fino al 2023.
La stagione 2019-20 era partita senza i migliori auspici: 3-1 all'Aston Villa all'esordio dopo essere stato sotto fino a un quarto d'ora dalla fine. Campanello d'allarme non del tutto colto. Il 24 settembre la sconfitta ai calci di rigore contro il Colchester United, squadra di League Two (equivalente della nostra Serie D), toglieva di mezzo gli Spurs dalla Carabao Cup. Il peggio doveva ancora venire: una settimana e arriva il 2-7 casalingo contro il Bayern in Champions. La mazzata definitiva, che ha portato a una crisi senza fine: da allora nessuna vittoria in Premier League, tre pareggi e due sconfitte, una delle quali pesante (0-3 a Brighton). A nulla sono serviti due successi contro lo Stella Rossa in Champions. Il ciclo era finito, Pochettino lo aveva capito mesi fa. Ed era meglio saltare prima, per evitare l'epilogo di stasera: l'esonero.
Altre notizie
Ultime dai canali
juventusJuve, i numeri dicono che Cagliari è un campo amico. E i sardi soffrono con le big
milanFine primo tempo: al Milan serve un miracolo per allungare la stagione
torinoEuropa League - Roma avanti ma con l'uomo in meno, sotto l'Atalanta
fiorentinaCOMMISSO, A fine partita grazie a Italiano, Nico e Biraghi
interL’Inter pensa al derby e ha un solo rimpianto
interDove vedere Milan-Inter: come seguire il match in tv e in streaming
milanLIVE MN - Roma-Milan (2-0): primo tempo da incubo. Serve un miracolo
romaLIVE Roma-Milan 2-0 - Giallorossi avanti, ma in inferiorità numerica. FOTO!
Primo piano