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Lecce-Inter 1-1: botta e risposta in 5'. Dopo la Juve, fermato anche Conte
Continua a rallentare l'Inter, che dopo il sofferto pareggio casalingo contro l'Atalanta ottiene lo stesso risultato sul campo di un Lecce di certo non nel miglior momento della stagione. I salentini venivano da quattro sconfitte consecutive e il rapporto conflittuale con il proprio stadio rendeva la sfida, almeno sulla carta, facilmente pronosticabile. Niente di più sbagliato: Antonio Conte torna dalla città che gli ha dato i natali con un solo punto e la consapevolezza che la corsa al titolo ora si fa più complicata.
SALENTINI SOLIDI, BROZOVIC FERMO AL PALO - Liverani punta su un 3-4-1-2 che in realtà è un 5-3-2 con Rispoli e Donati ai lati molto bassi. L'Inter tiene il pallino del gioco e con Sensi, Brozovic e Barella fa girar palla, trovando però un muro giallorosso a contrastare ogni suggerimento per le punte. Lecce che ha una clamorosa palla gol dopo sette minuti con Mancosu servito da Rispoli che da due passi manda alto. Annullata una rete a Lukaku dopo 19': il belga segna per la verità a gioco fermo per un fallo ravvisato dall'arbitro Giacomelli nei confronti di Gabriel che verrà consegnato alla moviola. Il centravanti ex Manchester United si sta distinguendo per generosità: fatica a sfondare ma è una sponda preziosa per il compagno di squadra Lautaro Martinez, fin qui con le polveri bagnate, e Brozovic. Il croato ha due palle gol trovando prima il palo con una conclusione da fuori area e poi trovando la risposta di Gabriel. Prima dell'intervallo un sussulto: concesso un rigore al Lecce per mani di Sensi. Interviene il VAR, il braccio del centrocampista è attaccato al corpo e il fischetto torna sui suoi passi.
BOTTA E RISPOSTA IN CINQUE MINUTI -Nella ripresa le cose non sembrano cambiare, anzi: Lukaku è ancora più ingabbiato e funge solamente da sponda mentre non riesce mai a rendersi pericoloso. Lautaro non aggiusta la mira e il Lecce riesce a controllare l'incontro. Almeno fino a quando Conte non decide di togliere Godin per Bastoni: il nuovo entrato appena 4' dopo il suo ingresso in campo raccoglie di testa un traversone dalla sinitra di Biraghi e supera Gabriel. Partita che sembra mettersi in discesa per gli uomini di Conte, mentre Liverani si gioca la carta Falco per aggiungere estro ai giallorossi. Cinque minuti dopo lo 0-1 i padroni di casa trovano il pari con Mancosu, lesto ad anticipare proprio Bastoni su traversone basso dell'altro neo entrato Majer. Brozovic intanto si fa male e Conte si gioca il tutto per tutto inserendo Alexis Sanchez. Il cileno, tornato in Coppa Italia in settimana, non giocava in campionato da quasi quattro mesi. Troppo tardi, finisce 1-1 che tiene i salentini ancora sopra la zona retrocessione ed evidenzia un dato di fatto: al "Via del Mare" dopo il mezzo passo falso della Juve arriva quello dell'Inter: la Lecce è uguale per tutti.
SALENTINI SOLIDI, BROZOVIC FERMO AL PALO - Liverani punta su un 3-4-1-2 che in realtà è un 5-3-2 con Rispoli e Donati ai lati molto bassi. L'Inter tiene il pallino del gioco e con Sensi, Brozovic e Barella fa girar palla, trovando però un muro giallorosso a contrastare ogni suggerimento per le punte. Lecce che ha una clamorosa palla gol dopo sette minuti con Mancosu servito da Rispoli che da due passi manda alto. Annullata una rete a Lukaku dopo 19': il belga segna per la verità a gioco fermo per un fallo ravvisato dall'arbitro Giacomelli nei confronti di Gabriel che verrà consegnato alla moviola. Il centravanti ex Manchester United si sta distinguendo per generosità: fatica a sfondare ma è una sponda preziosa per il compagno di squadra Lautaro Martinez, fin qui con le polveri bagnate, e Brozovic. Il croato ha due palle gol trovando prima il palo con una conclusione da fuori area e poi trovando la risposta di Gabriel. Prima dell'intervallo un sussulto: concesso un rigore al Lecce per mani di Sensi. Interviene il VAR, il braccio del centrocampista è attaccato al corpo e il fischetto torna sui suoi passi.
BOTTA E RISPOSTA IN CINQUE MINUTI -Nella ripresa le cose non sembrano cambiare, anzi: Lukaku è ancora più ingabbiato e funge solamente da sponda mentre non riesce mai a rendersi pericoloso. Lautaro non aggiusta la mira e il Lecce riesce a controllare l'incontro. Almeno fino a quando Conte non decide di togliere Godin per Bastoni: il nuovo entrato appena 4' dopo il suo ingresso in campo raccoglie di testa un traversone dalla sinitra di Biraghi e supera Gabriel. Partita che sembra mettersi in discesa per gli uomini di Conte, mentre Liverani si gioca la carta Falco per aggiungere estro ai giallorossi. Cinque minuti dopo lo 0-1 i padroni di casa trovano il pari con Mancosu, lesto ad anticipare proprio Bastoni su traversone basso dell'altro neo entrato Majer. Brozovic intanto si fa male e Conte si gioca il tutto per tutto inserendo Alexis Sanchez. Il cileno, tornato in Coppa Italia in settimana, non giocava in campionato da quasi quattro mesi. Troppo tardi, finisce 1-1 che tiene i salentini ancora sopra la zona retrocessione ed evidenzia un dato di fatto: al "Via del Mare" dopo il mezzo passo falso della Juve arriva quello dell'Inter: la Lecce è uguale per tutti.
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