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TMW RADIO - Romairone: "Milik fu vicino al Chievo in cambio di Inglese"
Giancarlo Romairone, direttore sportivo, sul mercato di gennaio e le sue esperienze al Carpi e al Chievo. In studio Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Giancarlo Romairone, direttore sportivo italiano, è intervenuto su TMW Radio durante Stadio Aperto.
Ibra o Eriksen, chi è stato il colpo migliore?
“Ibra ha fatto vedere qualcosa di più, e ha portato qualcosa in più al Milan. Eriksen ancora deve dimostrare ma rimane il colpo più importante del mercato. Sarebbe finito all’Inter a prescindere, a gennaio o a giugno. È stato valutato ed è stato scelto lui”.
Spesso si accusano i direttori sportivi, perché?
“È un’evoluzione del ruolo indipendentemente da come uno vorrebbe farlo. Poche squadre in Serie A possono dare uno spazio totale a un direttore sportivo. Il ds deve essere bravo a mettersi al servizio della società. È una figura determinante”.
Qualche anno fa si parlava di uno scambio Milik-Inglese tra Chievo e Napoli, era vero?
“Ci sono stati dei contatti. Il Napoli declinò e decise di tenersi il polacco. Milik avrebbe lasciato Napoli solo per andare al Chievo e trovare continuità. Inglese contribuì alla salvezza del Chievo e poi andò al Napoli in estate”.
Kulusevski è stato pagato molto, lascerà il segno?
“È forte e giovane e quindi è stato pagato molto. Sono soldi ben spesi e la sua valutazione potrà crescere perché diventerà un giocatore di grande livello”.
Da cosa è dipesa la grande crescita di Orsolini?
“È cresciuto anche grazie al feeling con Mihailovic. Ha grandi doti e si sta esprimendo al massimo. Andrà in competizione per le convocazioni all’Europeo. Ha avuto soprattutto una crescita mentale”.
Ibra o Eriksen, chi è stato il colpo migliore?
“Ibra ha fatto vedere qualcosa di più, e ha portato qualcosa in più al Milan. Eriksen ancora deve dimostrare ma rimane il colpo più importante del mercato. Sarebbe finito all’Inter a prescindere, a gennaio o a giugno. È stato valutato ed è stato scelto lui”.
Spesso si accusano i direttori sportivi, perché?
“È un’evoluzione del ruolo indipendentemente da come uno vorrebbe farlo. Poche squadre in Serie A possono dare uno spazio totale a un direttore sportivo. Il ds deve essere bravo a mettersi al servizio della società. È una figura determinante”.
Qualche anno fa si parlava di uno scambio Milik-Inglese tra Chievo e Napoli, era vero?
“Ci sono stati dei contatti. Il Napoli declinò e decise di tenersi il polacco. Milik avrebbe lasciato Napoli solo per andare al Chievo e trovare continuità. Inglese contribuì alla salvezza del Chievo e poi andò al Napoli in estate”.
Kulusevski è stato pagato molto, lascerà il segno?
“È forte e giovane e quindi è stato pagato molto. Sono soldi ben spesi e la sua valutazione potrà crescere perché diventerà un giocatore di grande livello”.
Da cosa è dipesa la grande crescita di Orsolini?
“È cresciuto anche grazie al feeling con Mihailovic. Ha grandi doti e si sta esprimendo al massimo. Andrà in competizione per le convocazioni all’Europeo. Ha avuto soprattutto una crescita mentale”.
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