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TMW RADIO - Amerini: "Vi racconto Ernesto Galli, Vicenza perde un esempio di professionalità"
Daniele Amerini, ospite di Cristiano Abbonizio
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Per ricordare la figura di Ernesto Galli, ex portiere del grande LR Vicenza, ai microfoni di TMW Radio è intervenuto Daniele Amerini.
Chi era Ernesto Galli se dovessi spiegarlo ai più giovani?
"Una perdita importante per noi e per tutta Vicenza, lo abbiamo conosciuto davvero in diversi ruoli. Una persona preziosa e schietta, quando parlava lo ascoltavamo attentamente, una grossa perdita per tanti. Un familiare per tutti noi ex del Vicenza, oltre ad essere stato un grande portiere, un esempio".
Il ricordo più bello che ti porti dietro?
"È sempre stato un uomo della seconda linea, con poca voglia di apparire. Ma nelle cene di gruppo era quello che aveva una parola buona per tutti. Ho questo ricordo al netto del campo in cui era un grandissimo professionisto, da cui abbiamo tutti imparato molto".
La partita che porti nel cuore insieme a Ernesto?
"La finale di Coppa Italia vinta con il Napoli. Eravamo un grande gruppo, lui sempre dietro le quinte, ma era quello che lo cementava più di tutto. Non dobbiamo dimenticare però che è stato anche un grande preparatore dei portieri, considerando che chi è passato dalle sue mani e dal suo lavoro poi è sempre riuscito a ritagliarsi uno spazio importante".
Quando è stato l'ultima volta che l'hai visto?
"In una serata tra ex compagni qualche mese fa. Lo vedevo sempre con piacere, era una presenza positiva, quando lo incontravi ti faceva star bene".
Chi era Ernesto Galli se dovessi spiegarlo ai più giovani?
"Una perdita importante per noi e per tutta Vicenza, lo abbiamo conosciuto davvero in diversi ruoli. Una persona preziosa e schietta, quando parlava lo ascoltavamo attentamente, una grossa perdita per tanti. Un familiare per tutti noi ex del Vicenza, oltre ad essere stato un grande portiere, un esempio".
Il ricordo più bello che ti porti dietro?
"È sempre stato un uomo della seconda linea, con poca voglia di apparire. Ma nelle cene di gruppo era quello che aveva una parola buona per tutti. Ho questo ricordo al netto del campo in cui era un grandissimo professionisto, da cui abbiamo tutti imparato molto".
La partita che porti nel cuore insieme a Ernesto?
"La finale di Coppa Italia vinta con il Napoli. Eravamo un grande gruppo, lui sempre dietro le quinte, ma era quello che lo cementava più di tutto. Non dobbiamo dimenticare però che è stato anche un grande preparatore dei portieri, considerando che chi è passato dalle sue mani e dal suo lavoro poi è sempre riuscito a ritagliarsi uno spazio importante".
Quando è stato l'ultima volta che l'hai visto?
"In una serata tra ex compagni qualche mese fa. Lo vedevo sempre con piacere, era una presenza positiva, quando lo incontravi ti faceva star bene".
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