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tmw / brescia / Serie A
SPAL, tutti i perché della fiducia a SempliciTUTTO mercato WEB
© foto di Massimiliano Vitez/Image Sport
mercoledì 11 dicembre 2019, 09:15Serie A
di Davide Soattin
fonte Inviato a Ferrara

SPAL, tutti i perché della fiducia a Semplici

I vertici dirigenziali biancazzurri hanno confermato il tecnico, nelle cui mani rimane il destino della squadra
Nonostante la pesante sconfitta con il Brescia e il conseguente ultimo posto in classifica, la SPAL ha scelto di riconfermare Leonardo Semplici alla guida della formazione. Dopo la nottata domenicale di riflessione e chiarimento infatti, preannunciata nel post-partita con dichiarazioni che lasciavano presagire il peggio per le sorti del tecnico fiorentino, la proprietà e la presidenza del club biancazzurro hanno deciso di seguire questa strada, nel segno della continuità e della consapevolezza per cui cambiare tanto per cambiare, nella maggior parte dei casi, si rivela essere una decisione suicida.

Se la SPAL approderà sana e salva in porto o affonderà negli abissi ancora non si sa, ma di certo lo farà con Leonardo Semplici al timone dei suoi uomini, a patto che già nelle prossime gare – specialmente contro Roma e Torino – si possa vedere quel tanto agognato cambio di rotta che al momento sta mancando ai ferraresi, complici alcune prestazioni deludenti e particolarmente deprimenti che – a detta del direttore sportivo Davide Vagnati – si rispecchiano in un “momento difficile che speravamo non accadesse” in cui “i punti fatti non rappresentano il valore complessivo della squadra”.

La SPAL prosegue così la linea societaria delle stagioni passate, in cui aveva già vissuto periodi di crisi acuta e depressiva, specialmente nel primo anno di Serie A. Anche in quelle occasioni però non si assistette a ribaltoni e avvicendamenti in panchina, ma si optò per la fiducia e la riconferma dello stesso tecnico toscano, che vennero ampiamente ripagate con due salvezze importanti, arrivando a sfiorare nello scorso campionato perfino l’impresa del decimo posto.
A questo proposito però – ragionando con buona dose di onestà e critica intellettuale – è bene sottolineare come le risorse a disposizione dell'allenatore biancazzurro fossero di ben altra caratura e qualità rispetto a quelle attuali, soprattutto se si considerano con occhio critico le partenze eccellenti di Kevin Bonifazi e Manuel Lazzari, unite alla sfortuna odierna negli infortuni – spaventosa la maledizione che ha colpito gli esterni – e sul campo: basti pensare ai sei rigori su sei trasformati da Petagna lo scorso anno, in confronto ai due già sbagliati in questa stagione contro Udinese e Brescia.


Una considerazione di fondo che sicuramente ha influenzato la famiglia Colombarini e il presidente Mattioli nella scelta di non esonerare il trainer fiorentino, consapevoli probabilmente anche loro dei limiti tecnici della rosa e di una serie di colpe che non possono essere esclusivamente additabili alle scelte del tecnico spallino, responsabile fino a un certo punto dell’ultimo posto in classifica, dal momento in cui il mercato estivo non si è rivelato essere alla portata di una squadra che lotta per non retrocedere, in una stagione in cui le concorrenti alla salvezza si sono rinforzate notevolmente e in cui sono stati ceduti i pezzi più pregiati della squadra.

A questo proposito, se la SPAL interverrà in qualche modo nella finestra invernale del mercato non è dato ancora saperlo, ma di certo qualcosa sarà chiamata a fare per fornire gli elementi necessari per salvarsi a Leonardo Semplici, che nel frattempo è chiamato a preparare i match contro Roma e Torino con quello che ha a disposizione a livello di organico, consapevole che il destino della Ferrara calcistica è risiede nuovamente tra le sue mani. Mica roba di poco conto.