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...con Achraf Lazaar
“Pillon, grazie ma abbiamo bisogno di chi ci sta accanto.Cosenza,ti salvo.Prossimo anno voglio tornare in Serie A. Partite e tv ai tempi dell’isolamento: il mio gol al Napoli, Contagion e non solo...”
“L’addio di Pillon che ha scelto di stare vicino alla famiglia? Tutti siamo lontani dalle nostre famiglie, ognuno però fa la scelta che ritiene più opportuna. Noi abbiamo bisogno della gente che resta con noi soprattutto nei momenti difficili. Il resto non ci interessa. Lo ringraziamo per quello che ha fatto. Ma... io sono venuto a Cosenza per fare bene e dare un contributo per la salvezza. Ho conosciuto Pillon e gli dico grazie per qualche piccola parola che ha detto su di me, mi ha fatto piacere conoscerlo. Ma ognuno poi può fare la scelta che ritiene migliore”. Così a TuttoMercatoWeb il terzino del Cosenza, di proprietà del Cosenza, Achraf Lazaar.
Dura allenarsi a casa ai tempi del Coronavirus, immagino.
“Sto seguendo le regole dello Stato. Per proteggere me, la mia famiglia e la gente. Ma non cambia molto rispetto alla mia vita quotidiana. Certo, mi mancano i miei compagni, il pallone e il campo. Sono uno che ama lavorare. Ma devo cercare di allenarmi a casa. Anche se non è facile”.
Come vi allenate?
“La società è molto preparata, organizzata. E su questo non ho mai avuto dubbi. Ci parlano ogni giorno per tutte le nostre esigenze. Il mister, Occhiuzzi, ci sta dando una mano anche da lontano per farci tenere alta l’attenzione. Dobbiamo tenere acceso il cervello per stare sempre vigili”.
L’obiettivo è riprendere il campionato.
“Speriamo di si. Se si riprende vuol dire che il Coronavirus è finito”.
E lei, come sta?
“Fisicamente sono tornato al top. Ora aspetto solo di tornare a giocare. Non ho giocato qualche partita per motivi fisici. Ma le difficoltà sono alle spalle. Non vedo l’ora di tornare in campo. Così da poter contribuire alla salvezza del Cosenza”.
Dove si vede il prossimo anno?
“Non so dove mi porterà il destino. Credo molto in Dio. Spero di essere in Serie A, il campionato italiano è casa mia. Oggi però conta il presente. Perché è il presente che ti permette di costruire il futuro”.
Ha sentito gli amici in Marocco? Com’è la situazione?
“Critica anche lì. C’è gente che ancora non ha preso atto della gravità della situazione. Ma il nostro Re come sempre aiuta, fa capire le cose”.
Tutti a casa, ad aggiornarsi su internet, leggere libri, guardare serie tv, . La sua partita che vorrebbe rivedere?
“La partita della Nazionale contro il Gabon. E l’amichevole contro l’Uruguay. E poi alcune partite con il Palermo, ad esempio quella contro il Napoli dove ho fatto gol da lontano. Soltanto un pazzo come me poteva tirare da li. O quella contro il Milan”.
Un film da consigliare?
“Il primo giorno di isolamento ho visto Contagion giusto per restare in tema (sorride, ndr). Poi Joker, Salt e White House Down”.
Dura allenarsi a casa ai tempi del Coronavirus, immagino.
“Sto seguendo le regole dello Stato. Per proteggere me, la mia famiglia e la gente. Ma non cambia molto rispetto alla mia vita quotidiana. Certo, mi mancano i miei compagni, il pallone e il campo. Sono uno che ama lavorare. Ma devo cercare di allenarmi a casa. Anche se non è facile”.
Come vi allenate?
“La società è molto preparata, organizzata. E su questo non ho mai avuto dubbi. Ci parlano ogni giorno per tutte le nostre esigenze. Il mister, Occhiuzzi, ci sta dando una mano anche da lontano per farci tenere alta l’attenzione. Dobbiamo tenere acceso il cervello per stare sempre vigili”.
L’obiettivo è riprendere il campionato.
“Speriamo di si. Se si riprende vuol dire che il Coronavirus è finito”.
E lei, come sta?
“Fisicamente sono tornato al top. Ora aspetto solo di tornare a giocare. Non ho giocato qualche partita per motivi fisici. Ma le difficoltà sono alle spalle. Non vedo l’ora di tornare in campo. Così da poter contribuire alla salvezza del Cosenza”.
Dove si vede il prossimo anno?
“Non so dove mi porterà il destino. Credo molto in Dio. Spero di essere in Serie A, il campionato italiano è casa mia. Oggi però conta il presente. Perché è il presente che ti permette di costruire il futuro”.
Ha sentito gli amici in Marocco? Com’è la situazione?
“Critica anche lì. C’è gente che ancora non ha preso atto della gravità della situazione. Ma il nostro Re come sempre aiuta, fa capire le cose”.
Tutti a casa, ad aggiornarsi su internet, leggere libri, guardare serie tv, . La sua partita che vorrebbe rivedere?
“La partita della Nazionale contro il Gabon. E l’amichevole contro l’Uruguay. E poi alcune partite con il Palermo, ad esempio quella contro il Napoli dove ho fatto gol da lontano. Soltanto un pazzo come me poteva tirare da li. O quella contro il Milan”.
Un film da consigliare?
“Il primo giorno di isolamento ho visto Contagion giusto per restare in tema (sorride, ndr). Poi Joker, Salt e White House Down”.
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