TUTTO mercato WEB
Brescia, dall'infortunio a Guardiola Clotet si racconta: "Se andiamo in A concerto con Cellino"
Il tecnico del Brescia Pep Clotet ha parlato sulle colonne de La Gazzetta dello Sport di come sia diventato allenatore dopo un infortunio al ginocchio che ha bloccato la sua carriera di calciatore, del rapporto con un altro Pep più famoso e di come festeggerà un eventuale approdo in Serie A: “Nelle giovanili mi sono rotto un ginocchio. Una delle prime operazioni in Spagna di ricostruzione della cartilagine, sono stato un anno senza poter appoggiare la gamba, a quel punto l’importante era camminare. Da infortunato ho avuto la possibilità di allenare i ragazzi in un’accademia, poi l’Espanyol. Guardiola? Ero allo stadio per la sua ultima partita con il Barcellona, ora devo portagli una maglia per una firma. Sono stato anche un suo docente in un master quando allenava la squadra B catalana, era super attento. Maestri? Bielsa, nel 2002 ho seguito con lui la preparazione dell’Argentina per il Mondiale in Corea, poi ci siamo ritrovati in Inghilterra. Ho lavorato anche con Pellegrini al Malaga e Pochettino all’Espanyol. - continua Clotet concentrandosi sulla B – Quando ogni squadra può battere le altre vuol dire che è un bel campionato, con Cellino ho un rapporto molto professionale e se andremo in Serie A dobbiamo fare un concerto assieme. Mangia-allenatori? Non è l'unico”.
Altre notizie
Ultime dai canali
romaCOMUNICATO AS ROMA - Le info sui biglietti di Roma-Bayer Leverkusen
napoliInter svaligiata dalle big d'Europa? Ancelotti e il PSG puntano due perni di Inzaghi
milanSportmediaset - Milan, Pioli non a rischio esonero nell'immediato. Lopetegui nome sempre più caldo
parmaUnder 16, domenica sfida decisiva per la terza piazza: crociati di scena a Napoli
romaMomento magico per la Roma: semifinale e tabù dei big match sfatato
sassuoloSassuolo Lecce quote scommesse Serie A, pronostico 1X2 gol over
juventusMercato Juve, chi resta e chi va in difesa: il punto di Longo
fiorentinaOLIVEIRA A RFV, Brugge ha giovani forti. In attacco serve un bomber
Primo piano