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Emergenza Coronavirus. Moratti: "Serie A 20/21 a 22 squadre sarebbe forse soluzione migliore"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 6 aprile 2020, 09:53Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Emergenza Coronavirus. Moratti: "Serie A 20/21 a 22 squadre sarebbe forse soluzione migliore"

L'ex presidente dell'Inter, Massimo Moratti, ha parlato a Radio Rai durante la trasmissione Radio Anch'io Sport: "I tanti contagi in Lombardia sono simbolo anche della sfortuna. La zona di pericolo più grave è sempre stata Codogno, ma poi si è allargata e tutta la Regione è diventata zona rossa. I milanesi e i lombardi si sono comportati molto bene. Spero che questa situazione, che resterà per sempre nella mente di tutto, possa aiutare anche in futuro".

Nonostante questo si continua a parlare di calcio.
"Istintivamente non accogli questa cosa con estremo piacere. Queste polemiche, giustissime, stridono con quello che è il dramma interiore di tutti. Non so se è una distrazione o un peso maggiore".

In tutto questo stiamo parlando soprattutto del 2% del calcio, solo quello d'élite. Riusciremo a mettere in moto tutto?
"Il 2% è quello che ha trascinato tutto il resto del mondo del calcio, è quello che attira. I sacrifici fatti dalla Serie A dovrebbero poi essere trasmessi, come aiuto fino ai dilettanti. Il vero problema in questo momento sono le piccole società".

E' prioritario finire la stagione?
"Non lo so, non ho capito se è un obbligo finire la stagione in corso compromettendo anche la prossima. Gravina ha parlato anche di settembre/ottobre e deve pensare a tutto. Questo momento sta cambiando tutto nel mondo, dobbiamo affidarci a nuove regole e si deve avere il coraggio di pensare solo a quelle e non alle vecchie".

Come vedrebbe la Serie A a 22 squadre l'anno prossimo?
"Ci pensavo stamattina, forse sarebbe la strada giusta ma il campionato diventerebbe lunghissimo. Non so quanto riusciremo a mettere insieme i pezzi. La decisione deve essere presa con calma, forse oggi è anche presto per parlare di questo. Le squadre di Serie B hanno fatto il loro lavoro in questa stagione e devono essere tenute di conto. Vedremo come e quando ripartiremo".


Oggi riprenderà il dibattito tra la Lega A e l'Assocalciatori in merito al taglio stipendi. Juve e Monza hanno dato l'esempio, lei come si comporterebbe?
"Quando ero all'Inter chiesi in un'occasione ai giocatori di spalmare lo stipendio e tutti accettarono questa possibilità. Penso che i giocatori si rendano conto della gravità della situazione e parlando con loro penso che si possa arrivare a una soluzione. Le cifre risparmiate servirebbero al club ma dovrebbero andare anche alle società minori".

Pensare di giocare con stadi pieni mi sembra comunque impossibile. Stiamo lavorando per le televisioni?
"In questo momento è chiaro che si voglia mettere la gente in condizione di poter vedere lo spettacolo da casa, visto che ci dovremo stare ancora a lungo".

Pensa che di debba arrivare a una soluzione che poi possa valere anche per il futuro?
"I responsabili devono trovarla per finire questi campionati. Per finirli tutti devono fare un sacrificio. Ognuno difenderà comunque la propria parte".

Messi sogno proibito per l'Inter?
"Non penso che sia proibito, assolutamente. Non lo era neanche prima di questa disgrazia. Messi è fine contratto, servirebbe uno sforzo della società per portarlo a casa ma è fattibile. Le carte sono state sparigliate, adesso bisogna capire come si ripartirà. Vedremo delle cose abbastanza strane nei prossimi mesi".

Cosa pensa di Lautaro Martinez?
"Lautaro è un bravissimo ragazzo, ci tiene alla sua carriera e lo fa vedere ogni giorno. Vedremo però se magari non sarà utilizzato proprio per arrivare a portare a casa uno come Messi".