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La conferenza integrale del premier Conte: "400 mld per le imprese. Ad aprile aiuto alle famiglie"TUTTO mercato WEB
martedì 7 aprile 2020, 00:45Serie A
di Tommaso Maschio

La conferenza integrale del premier Conte: "400 mld per le imprese. Ad aprile aiuto alle famiglie"

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa ha annunciato un nuovo aiuto alle imprese per un totale di 400 miliardi di euro: Vi annuncio che con il decreto appena approvato diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, piccole, medie e grandi che siano. Si tratta di 200 miliardi per il mercato interno e altri 200 per rafforzare l'export. Non ricordo un intervento così poderoso nella storia della nostra Repubblica. - continua Conte – Lo faremo tramite i normali canali di prestito con lo Stato che si farà garante per le imprese che richiederanno questi finanziamenti. Abbiamo inoltre esteso la golden power per proteggere gli asset strategici dagli interessi stranieri o da eventuali scalate avverse non solo nei settori tradizionali, ma in quelli assicurativo, creditizio, finanziario, acqua, salute, cybersicurezza".. Abbiamo inoltre deliberato la sospensione di vari pagamenti fiscali e contributi e ritenute anche per i mesi di aprile e maggio”.

Che Pasqua sarà?
"Sarebbe irresponsabile uscire per Pasqua, andare in giro e allentare la fiducia e la responsabilità tenute finora. Pasqua significa anche riscatto e speriamo che possa essere l'inizio della riconquista della libertà dall'emergenza Coronavirus. Io vivo questa festività con fede, come periodo di redenzione, ma quest'anno speriamo che sia, in una versione più laica, un passaggio verso il definitivo riscatto".

Sono previsti aiuti alle famiglie in difficoltà?
“Stiamo lavorando per un decreto molto più corposo da realizzare entro questo mese per aiutare le categorie in sofferenza. Questa epidemia non è soltanto sanitaria, nonostante sia molto dolorosa, ma è anche economica e sociale e stiamo lavorando in questo senso. Il decreto di aprile sarà volto a sostenere le famiglie e le categorie più in difficoltà e vulnerabili. Stiamo lavorando per provvedimenti di più ampia prospettiva. Ci auguriamo che questa Pasqua possa diventare un punto di svolta e ci consenta di programmare una fase successiva in cui raccogliere le forze per una nuova primavera, una rinascita e stiamo predisponendo misure per ripartire con forza e recuperare il terreno perduto”.

Quando potrà esserci la fase due?
“Non siamo in condizione di anticipare cosa accadrà dopo il 13 aprile e ci riserviamo di seguire con il Comitato scientifico di fare valutazioni seguendo la curva epidemiologica. Ci auguriamo di poter allentare alcune misure il prima possibile, ma non possiamo fissare date in questo momento. Di sicuro dovremmo rispettare il distanziamento sociale ancora per un po'. Anche nella fase due bisognerà rispettare alcuni protocolli di sicurezza che sono già
applicati nelle aziende aperte”.


Quando inizieranno i pagamenti da parte dell'Inps?
“Ci siamo subito adoperati e premurati affinché tutti possano avere quanto prima le somme previste dal decreto di marzo. C'è stato, e non lo neghiamo, un sovraccarico del sito dell'Inps ma tutto defluirà nel migliore dei modi. Quanto prima saranno processate le tantissime domande pervenute, magari anche prima del 15 aprile”.

Qual è la posizione su Eurobond e MES?
“Eurobond sicuramente sì, il MES no perché è assolutamente inadeguato .I primi sono invece efficaci e adeguati alla crisi che stiamo vivendo. E io e il ministro Gualtieri siamo concordi su questa cosa. Qualcuno mi aveva suggerito di non affrontare la battaglia degli Eurobond, ma la storia è con noi e vedremo alla fine la storia quale piega prenderà”.

Come si può rimediare al mancato accesso a internet di larghe parti della popolazione?
“Se fosse per me inserirei una modifica costituzionale per garantire un accesso alle reti telematiche. Perché oggi l'articolo 3 della Costituzione, che prevede fra i compiti della Repubblica c'è il rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano la libertà e l'uguaglianza fra i cittadini e impediscono l'effettiva partecipazione di tutti all'organizzazione polita, economica e sociale del paese, va aggiornato. Oggi lo strumento più efficace per partecipare a pieno titolo alla crescita dello Stato è l'accesso a internet che per questo dovrebbe essere un diritto sancito dalla nostra Carta”.

Vuole ulteriormente chiarire la posizione sulla mancata istituzione della zona rossa a Nembro e Alzano?
"Non ho scritto la nota (indirizzata a TPI) per polemica e non voglio ricercare le responsabilità di altri. Ho bisogno della collaborazione di tutti, governatori e sindaci. Mi è stato chiesto se il governatore della Lombardia poteva assumere ordinanze più restrittive e abbiamo risposto che non abbiamo impedito di farlo, lo hanno fatto altri governatori. Non voglio imputare o scaricare responsabilita'".