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Brugge-Lazio 1-1. I biancocelesti soffrono ma strappano un prezioso pari. Primo posto salvoTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
mercoledì 28 ottobre 2020, 22:58Serie A
di Gaetano Mocciaro

Brugge-Lazio 1-1. I biancocelesti soffrono ma strappano un prezioso pari. Primo posto salvo

Pareggio prezioso per la Lazio a Brugge. Incredibile a dirsi, dopo che i biancocelesti avevano battuto con autorità il ben più quotato Borussia Dortmund, ma oggettivamente era complicato fare di più in una situazione come quella di stasera, apparsa se non disperata sciuramente critica. E allora ben venga anche un punto con un'avversaria che si è dimostrata di buon livello e poco propensa a fare da sparring partner in un girone dove doveva essere l'ultima forza. Primo posto mantenuto, in virtù della miglior differenza reti sui belgi, in attesa dello Zenit stasera battuto dal Borussia Dortmund.

SOLO IN TREDICI DELLA PRIMA SQUADRA - Tredici giocatori della prima squadra disponibili per Simone Inzaghi, che recupera all'ultimo Andreas Pereira che va a sededre in panchina. La formazione è presto fatta, obbligata, con un solo margine di manovra, ossia chi in attacco fra Muriqi e Caicedo a supporto di Correa. Il tecnico opta per l'ecuadoriano. Al contrario, il tecnico del Brugge Philippe Clement ha l'imbarazzo della scelta: manda in soffitta il 4-3-3 e rispolvera il 3-5-2 spesso utilizzato la passata stagione: davanti nessun punto di riferimento con due giocatori che non sono propriamente delle prime punte come Emmanuel Dennis e Charles De Ketelaere, 19 anni, grande promessa del calcio belga.


CORREA FA, PATRIC DISFA - Lazio che scende in campo senza paura. Correa prende per mano la squadra duettando con i compagni e creando superiorità numerica. Il "Tucu", in assenza di Immobile e Luis Alberto, si prende a carico il peso dell'attacco e al 14' porta in vantaggio i biancocelesti: duetta con Marusic e poi trova la soluzione da fuori area con un sinistro a giro dal limite che si infila sul palo più lontano, dove Mignolet non può arrivare. Terzo gol in carriera in Champions League per l'argentino, che era andato a segno in passato con la maglia del Siviglia. Brugge che reagisce, Lazio che concede poco e quel poco è sprecato dai belgi. Dall'altra parte Caicedo ha la possibilità di raddoppiare su bel traversone dalla destra di Marusic, ma si scontra con Akpa Akpro. A tre minuti dalla fine del primo tempo il VAR ristabilisce la parità: su un calcio d'angolo Patric trattiene ingenuamente Rits. L'arbitro Taylor decreta il calcio di rigore che Vanaken trasforma spiazzando Reina.

DOMINIO VANO DEI BELGI -Inzaghi cambia le carte in tavola nella ripresa: fuori subito Patric, dentro Pereira con Parolo ad arretrare in difesa. Esce dopo qualche minuto Fares per lasciar spazio a Muriqi: dopo 56 minuti di gioco tutti i giocatori della prima squadra sono entrati in campo. Mosse che non sortiscono nulla di positivo, anzi: il Brugge prende metri, gestisce il pallone, impegna ripetutamente Reina costretto in un paio di circostanze agli straordinari. Lo spagnolo, che proprio contro i belgi faceva il suo esordio in una competizione europea 20 anni fa, salva letteralmente i biancocelesti, a corto di ossigeno ed evidentemente smontati dal rigore del primo tempo. E dove non arriva lui ci pensano proprio i giocatori del Brugge a mandare tutto alle ortiche con clamorosi errori di mira. Ad aumentare il coefficiente di difficoltà l'infortunio a Caicedo che porta all'inserimento del Primavera Czyz al 68'. La Lazio soffre, sporadicamente si fa vedere in avanti rendendosi pericolosa con Milinkovic-Savic, ma di fatto è un monologo degli uomini di Clement, ai quali manca solo l'affondo finale. Ma dopo un inizio di settimana traumatico, un po' di fortuna in campo per i biancocelesti è anche legittima.