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Decreto Spostamenti e nuovo DPCM: come cambiano le restrizioni
Cambiano le regole e le restrizioni anti-contagio, ma resta in piedi il meccanismo della divisione per colori, che ha convinto e abbassato l’indice RT del Paese, mettendo la pandemia sotto controllo. Anche se delle norme ad hoc sono previste per il delicato periodo natalizio. È questo il bilancio di una giornata che ha visto la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DL Spostamenti e poi l’annuncio del Nuovo DPCM da parte del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
I nuovi DPCM potranno avere validità 50 giorni. È una novità assoluta, in quanto sinora aveva scadenza 30 giorni. Di conseguenza, quello che sarà pubblicato nelle prossime ore ci accompagnerà dal 4 dicembre fino al 15 gennaio.
Divisione per zone. Resterà in vigore, ragion per cui proseguiranno i monitoraggi e anche le relative tempistiche. L’Italia resta gialla, arancione e rossa a seconda della rispettiva situazione di rischio della regione di riferimento. Rimangono in piedi tutte le restrizioni previste dal precedente DPCM.
Dal 21 dicembre al 6 gennaio. Per questo periodo, il DL Spostamenti detta regole specifiche: durante le feste natalizie non ci si potrà infatti spostare tra regioni, anche se in zona gialla. Nei giorni 25 e 26 dicembre, nonché 1 gennaio, saranno inoltre vietati gli spostamenti anche tra comuni della stessa regione. Restano consentiti in caso di esigenze lavorative, urgenza, esigenze di salute o di studio, rientro presso il proprio residenza, domicilio, o abitazione.
Seconde case. A proposito del concetto di residenza, domicilio o abitazione, il trasferimento verso le seconde case durante il periodo natalizio sarà possibile soltanto se situate in altro comune della stessa regione di residenza, fatta eccezione per i giorni del 25 e 26 dicembre e dell’1 gennaio, nei quali sarà invece vietato. Fuori del lasso di tempo dal 21 dicembre al 6 gennaio, ovviamente, varrà la regola generale per le zone, gialle, arancioni o rosse che siano.
Coprifuoco a Capodanno. Resta in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 di mattina, ma per l’1 gennaio durerà più a lungo, perché sarà in vigore dalle 22 del 31 dicembre alle 7 di mattina dell’1 gennaio.
Niente veglione negli alberghi. Sempre con l’obiettivo di evitare i festeggiamenti per il nuovo anno, il 31 dicembre i ristoranti degli alberghi dovranno chiudere alle 18.
Quarantena per chi va all’estero. Il governo cerca di scoraggiare i viaggi internazionali. Gli italiani che andranno all’estero nel periodo dal 21 dicembre al 6 gennaio dovranno sottoporsi a un periodo di quarantena al rientro in Italia. Stesso provvedimento per i turisti stranieri che dovessero venire nel nostro Paese dal 21 dicembre al 6 gennaio.
Bar e ristoranti aperti a pranzo a Natale. Nelle zone gialle, potranno rimanere aperti anche i giorni 25 e 26 dicembre. Nessuna restrizione ulteriore sotto questo profilo.
Scuole. Il ritorno alla didattica in presenza, nelle scuole secondarie, è previsto a partire dal 7 gennaio e si partirà col 75% degli studenti.
Negozi aperti fino alle 21. Dal 4 dicembre al 6 gennaio, per promuovere gli acquisti natalizi. Fanno eccezione, nel weekend, nei festivi e nei pre-festivi, i centri commerciali dove potranno rimanere aperti soltanto alimentari, farmacie, parafarmacie, sanitari, tabaccai e vivai.
Sci. Niente Natale sulla neve. Gli impianti sciistici rimarranno chiusi dal 4 dicembre al 6 gennaio.
I nuovi DPCM potranno avere validità 50 giorni. È una novità assoluta, in quanto sinora aveva scadenza 30 giorni. Di conseguenza, quello che sarà pubblicato nelle prossime ore ci accompagnerà dal 4 dicembre fino al 15 gennaio.
Divisione per zone. Resterà in vigore, ragion per cui proseguiranno i monitoraggi e anche le relative tempistiche. L’Italia resta gialla, arancione e rossa a seconda della rispettiva situazione di rischio della regione di riferimento. Rimangono in piedi tutte le restrizioni previste dal precedente DPCM.
Dal 21 dicembre al 6 gennaio. Per questo periodo, il DL Spostamenti detta regole specifiche: durante le feste natalizie non ci si potrà infatti spostare tra regioni, anche se in zona gialla. Nei giorni 25 e 26 dicembre, nonché 1 gennaio, saranno inoltre vietati gli spostamenti anche tra comuni della stessa regione. Restano consentiti in caso di esigenze lavorative, urgenza, esigenze di salute o di studio, rientro presso il proprio residenza, domicilio, o abitazione.
Seconde case. A proposito del concetto di residenza, domicilio o abitazione, il trasferimento verso le seconde case durante il periodo natalizio sarà possibile soltanto se situate in altro comune della stessa regione di residenza, fatta eccezione per i giorni del 25 e 26 dicembre e dell’1 gennaio, nei quali sarà invece vietato. Fuori del lasso di tempo dal 21 dicembre al 6 gennaio, ovviamente, varrà la regola generale per le zone, gialle, arancioni o rosse che siano.
Coprifuoco a Capodanno. Resta in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 di mattina, ma per l’1 gennaio durerà più a lungo, perché sarà in vigore dalle 22 del 31 dicembre alle 7 di mattina dell’1 gennaio.
Niente veglione negli alberghi. Sempre con l’obiettivo di evitare i festeggiamenti per il nuovo anno, il 31 dicembre i ristoranti degli alberghi dovranno chiudere alle 18.
Quarantena per chi va all’estero. Il governo cerca di scoraggiare i viaggi internazionali. Gli italiani che andranno all’estero nel periodo dal 21 dicembre al 6 gennaio dovranno sottoporsi a un periodo di quarantena al rientro in Italia. Stesso provvedimento per i turisti stranieri che dovessero venire nel nostro Paese dal 21 dicembre al 6 gennaio.
Bar e ristoranti aperti a pranzo a Natale. Nelle zone gialle, potranno rimanere aperti anche i giorni 25 e 26 dicembre. Nessuna restrizione ulteriore sotto questo profilo.
Scuole. Il ritorno alla didattica in presenza, nelle scuole secondarie, è previsto a partire dal 7 gennaio e si partirà col 75% degli studenti.
Negozi aperti fino alle 21. Dal 4 dicembre al 6 gennaio, per promuovere gli acquisti natalizi. Fanno eccezione, nel weekend, nei festivi e nei pre-festivi, i centri commerciali dove potranno rimanere aperti soltanto alimentari, farmacie, parafarmacie, sanitari, tabaccai e vivai.
Sci. Niente Natale sulla neve. Gli impianti sciistici rimarranno chiusi dal 4 dicembre al 6 gennaio.
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