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TMW - Dalla Juve al ritorno in Corea del Nord. Il sogno di Han spento da giochi più grandi di lui
Appena due anni fa per l'attaccante nordcoreano Kwang-Song Han si realizzava un vero e proprio sogno, firmare un contratto con una delle squadre più forti, blasonate e conosciute al mondo come la Juventus. Sembrava il coronamento di un percorso che gli aveva permesso di approdare in Italia giovanissimo, nel 2017, per vestire la maglia del Cagliari, con cui segnò - primo nordcoreano a farlo - un gol in Serie A. Poi il prestito al Perugia, con undici reti in 36 presenze in Serie B e infine la Juve che lo girò alla squadra Under 23 per farlo crescere con tranquillità.
L'inizio di quello che sembrava un sogno si è però presto trasformato in un incubo in cui il classe '98 è stato trascinato da giochi più grandi di lui. Le sanzioni dell'ONU nei confronti della Corea del Nord hanno infatti spento il sogno dell'attaccante diventando un limite invalicabile per qualsiasi federazione, per non parlare di qualsiasi club che fosse interessato a tesserarlo. Anche il Qatar si è dovuto arrendere dopo aver accolto Han all'Al-Duhail, uno dei club più importanti e ricchi del paese. Dopo i primi mesi nel 2020, in cui ha giocato dieci gare, segnando tre gol, infatti il nordcoreano è sparito dai radar. La causa? La risoluzione 2397 dell'ONU pensata per vietare il lavoro dei cittadini nordcoreani all'estero che potrebbero diventare fonte di valuta estera per il governo da utilizzare, per esempio, per il potenziamento del programma atomico o militare.
Han ormai da tempo non è più con la squadra qatariota pronta a lasciarlo andare anche per non farlo rientrare nel budget annuale che ogni club deve dichiarare alla federazione. Han dovrebbe così risolvere il contratto che lo lega ancora all'Al-Duhail per poi tornare in Corea del Nord, l'unico paese in cui può continuare a inseguire un pallone e giocare a calcio.
L'inizio di quello che sembrava un sogno si è però presto trasformato in un incubo in cui il classe '98 è stato trascinato da giochi più grandi di lui. Le sanzioni dell'ONU nei confronti della Corea del Nord hanno infatti spento il sogno dell'attaccante diventando un limite invalicabile per qualsiasi federazione, per non parlare di qualsiasi club che fosse interessato a tesserarlo. Anche il Qatar si è dovuto arrendere dopo aver accolto Han all'Al-Duhail, uno dei club più importanti e ricchi del paese. Dopo i primi mesi nel 2020, in cui ha giocato dieci gare, segnando tre gol, infatti il nordcoreano è sparito dai radar. La causa? La risoluzione 2397 dell'ONU pensata per vietare il lavoro dei cittadini nordcoreani all'estero che potrebbero diventare fonte di valuta estera per il governo da utilizzare, per esempio, per il potenziamento del programma atomico o militare.
Han ormai da tempo non è più con la squadra qatariota pronta a lasciarlo andare anche per non farlo rientrare nel budget annuale che ogni club deve dichiarare alla federazione. Han dovrebbe così risolvere il contratto che lo lega ancora all'Al-Duhail per poi tornare in Corea del Nord, l'unico paese in cui può continuare a inseguire un pallone e giocare a calcio.
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