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TMW RADIO - Glerean: "Alla Juve manca una fonte di gioco. Vlahovic ha raggiunto la maturità"TUTTO mercato WEB
© foto di TUTTOmercatoWEB.com
venerdì 17 settembre 2021, 19:31Serie A
di Aleandro Laudadio

TMW RADIO - Glerean: "Alla Juve manca una fonte di gioco. Vlahovic ha raggiunto la maturità"

Ezio Glerean ai microfoni di Niccolò Ceccarini
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A Stadio Aperto, trasmissione pomeridiana di TMW Radio, è intervenuto mister Ezio Glerean, soffermandosi su diverse tematiche, a partire dalle partite delle italiane in Europa: "C'è un'abitudine al gioco in Inghilterra e Spagna, fanno allenamento giocando le partite, e lo fanno a grande intensità. Ma ci stiamo avvicinando pian piano anche noi. L'inter ha fatto una buonissima partita e non meritava di perdere".

L'Atalanta è la squadra più vicina a quel livello di calcio europeo?
"Per la loro idea di gioco, ma in questo inizio di campionato non ci è riuscita anche perché in Italia siamo molto bravi tatticamente nella fase difensiva, mentre in Europa ci sono gli spazi. e l'Atalanta ama gli spazi. In Italia le squadre sono preparate".

Cosa manca alla Juventus? Un grande regista o un bomber?
"Un centrocampista. Un Pjanic con qualche anno in meno sarebbe stato l'ideale. Manca la fonte di gioco. I giocatori ci sono e sono bravi. Allegri troverà la quadratura. La sorpresa è il Napoli".

Cosa può dire un allenatore a un portiere che commette un errore come quello di Strakosha contro il Galatasaray?
"Il portiere è l'uomo che non si deve mai criticare perché è l'ultimo uomo. Musso è un grande portiere e ha fatto delle parate strepitose. Si deve accettare l'errore di un portiere".

Sulla Fiorentina
"Italiano ha dimostrato di proporre un gioco offensivo, sulla falsa riga di De Zerbi. Sta trovando un equilibrio nella fase difensiva. Nel calcio è importante difendersi con pochi uomini e la Fiorentina lo sta facendo molto bene".

Come si spiega la crescita in sei mesi di Vlahovic?
"È tipico degli attaccanti. Vlahovic è una ragazzo che lavora tantissimo, è molto motivato. Ha sicuramente raggiunto la maturità giusta. La bravura degli allenatori sta nel portare gli attaccanti in quella zona, poi sta alla bravura degli attaccanti".


Immobile dopo l'Europeo è diventato quasi un problema per la Nazionale, cosa ne pensa?
"È un giocatore atipico, nasce con la scuola di Zeman. Immobile ha sempre attaccato lo spazio, per cambiare il suo gioco ci vorrà tempo, dovrà capire ciò che Sarri vuole da lui".

Sull'esonero di Di Francesco
"Mi dispiace molto per lui. È un allenatore capace e lo ha dimostrato, ma il nostro calcio non permette di sbagliare. Non c'è una risposta a queste prese di posizione, non c'è una logica. In Italia ci sono troppe figure prima dell'allenatore, non vediamo mai esonerare un direttore sportivo o un direttore generale. I giocatori con gli esoneri si fanno degli alibi. Poi un'altra figura particolare è quella del procuratore, che pretende che il suo giocatore giochi. Seguo solo Zeman, che metterei fisso a Coverciano perché lui deve continuare a insegnare calcio data la sua grande conoscenza. Anche Di Francesco è una figura sana per il nostro calcio".

Su Filippo Inzaghi
"È bravo, ha qualità, ha vinto campionati alla grande. Se affronti la Serie A con un organico non all'altezza lo paghi perché c'è dislivello, mentre in Serie B puoi trovare molti accorgimenti. Oggi ci sono pochissimi giocatori che dalla Serie A vanno in B".

Il Brescia è la favorita per la vittoria in Serie B?
"Ci sono diverse buone squadre, Brescia su tutte. Il Cittadella ha una pellaccia dura, non sarà semplice scansarla dai playoff".

Su Lucca del Pisa
"Ci sono diversi giocatori in Serie B che potrebbero fare il salto, ma manca il coraggio di portarli in Serie A. Anche nei dilettanti, dove alleno, ci sono tantissimi bravi giocatori che meriterebbero di andare in C".

Su Buffon e la sua scelta di tornare al Parma
"Il mio professionismo è sempre stato lo stesso. Ora sto lavorando con ragazzi giovani a Marostica ed ho lo stresso entusiasmo di quando iniziai. Quel calcio te lo porti dentro sempre, nasciamo giocando e ci costruiamo questa passione, e risulta difficile dire basta. È un messaggio per i giovani a non mollare e a continuare a giocare".