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Simeone mai così prolifico dall'arrivo in Italia. Il riscatto dal Cagliari è già un tema a Verona
Qualcuno aveva già iniziato ad arricciare il naso. Dopo la scorpacciata di ottobre, Simeone s'è preso una pausa. Dal gol, in primo luogo, ma anche dalla brillantezza che aveva innescato i fuochi d'artificio contro Juventus e Lazio. Niente fuoco di paglia, però, perché la rimonta folle in laguna ha ristappato la verve realizzativa del Cholito. Assoluto mattatore al Penzo dopo un primo tempo che sembrava aver confermato l'appiattimento degli ultimi tempi, l'argentino ha firmato il sorpasso con due piatti forti del repertorio: prima uno scavetto clinico, un mix di opportunismo e sangue freddo, e poi una sventola dai venticinque metri inarrivabile per il connazionale Romero.
Con la doppietta di Venezia fanno undici gol in campionato, appena due in meno dei capocannonieri Immobile e Vlahovic, che hanno però messo a referto rispettivamente tre e cinque rigori. Un avvio da record, il migliore - per distacco - nella carriera italiana di Simeone. Lo score migliore del Cholito dopo sedici giornate, registrato nella stagione 17/18 e poi eguagliato nelle ultime due a Cagliari, si attestava a cinque centri. Oggi sono più del doppio, con una panchina (contro l'Inter) e qualche spezzone da subentrato (in tre occasioni) di mezzo.
L'Hellas si gode il suo bomber, e progetta un futuro nel quale non può che essere contemplato anche lui. Il riscatto dal Cagliari è affare praticamente certo, a meno di crolli verticali che per ovvie ragioni nessuno auspica dalle parti di Peschiera. E se è vero che i dodici milioni dell'opzione d'acquisto rappresentano un gruzzolo piuttosto gravoso per le casse del club, è bene considerare - in termini squisitamente utilitaristici - che le offerte, di questo passo, non mancheranno. Ciò non significa che Simeone sia irrimediabilmente destinato a partire, ma più banalmente che, comunque vada, l'Hellas avrà qualcosa da guadagnare, sotto il profilo tecnico o economico.
Con la doppietta di Venezia fanno undici gol in campionato, appena due in meno dei capocannonieri Immobile e Vlahovic, che hanno però messo a referto rispettivamente tre e cinque rigori. Un avvio da record, il migliore - per distacco - nella carriera italiana di Simeone. Lo score migliore del Cholito dopo sedici giornate, registrato nella stagione 17/18 e poi eguagliato nelle ultime due a Cagliari, si attestava a cinque centri. Oggi sono più del doppio, con una panchina (contro l'Inter) e qualche spezzone da subentrato (in tre occasioni) di mezzo.
L'Hellas si gode il suo bomber, e progetta un futuro nel quale non può che essere contemplato anche lui. Il riscatto dal Cagliari è affare praticamente certo, a meno di crolli verticali che per ovvie ragioni nessuno auspica dalle parti di Peschiera. E se è vero che i dodici milioni dell'opzione d'acquisto rappresentano un gruzzolo piuttosto gravoso per le casse del club, è bene considerare - in termini squisitamente utilitaristici - che le offerte, di questo passo, non mancheranno. Ciò non significa che Simeone sia irrimediabilmente destinato a partire, ma più banalmente che, comunque vada, l'Hellas avrà qualcosa da guadagnare, sotto il profilo tecnico o economico.
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