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...con Lucescu
“Juve, è il tuo anno. Inter, giusto aver tolto la fascia a Icardi: un capitano deve pensare alla squadra. Milan, Gattuso bravo a coccolare Calhanoglu. El Kaddouri, il Parma e il PAOK di mio figlio...”
“Quella di questa sera sarà una partita difficile: l’attacco della Juve contro la difesa dell’Atletico. I bianconeri sviluppano un grande gioco propositivo, i Colchoneros cercheranno di impedirgli di rendere proficue le trame offensive. Dall’Atletico mi aspetto tanto orgoglio, tanto cuore e ovviamente le magie di Griezmann”. Così a TuttoMercatoWeb Mircea Lucescu gioca la partita di questa sera tra Atletico Madrid e Juventus.
Chi vincerà?
“La Juve è favorita. E poi ha CR7 che di finali di Champions se ne intende. Questo sarà l’anno della Juve”.
Caos all’Inter, Icardi e la fascia revocata. Come la vede?
“Questa è l’Inter... non riesce a sistemare i rapporti con i calciatori importanti. Aver tolto la fascia di capitano a Icardi è stato un segnale forte, probabilmente il giocatore non l’ha usata per la squadra ma per se stesso. Un capitano deve essere un esempio per tutti, in campo e fuori”.
Come gestire il caso?
“Spalletti e la società sanno cosa fare. Però quando un giocatore non sa comportarsi da capitano e non fa gli interessi della squadra è normale togliergli la fascia. Il capitano deve mettersi a disposizione della squadra. Sono d’accordo con la mossa dell’Inter, giusto aver tolto la fascia a Icardi. E poi basterebbe chiedere a Zanetti come si fa il capitano”.
Calhanoglu nell’ultima partita è stato protagonista con il Milan. È il pupillo di Gattuso.
“Con Gattuso ho parlato più volte, ha sempre speso parole di elogio per Hakan e mi ha detto che non lo metterà mai fuori. Giusto coccolare Calhanoglu perché è un giocatore importante, deve imparare l’italiano per fare ancora meglio. Darà tanto a questo Milan. Avrei voluto farlo capitano della mia Nazionale”.
Perché non è rimasto in Nazionale?
“Il mio contratto scadeva ad agosto, ho preferito lasciare prima perché non è giusto non completare il lavoro. Ci siamo messi d’accordo e ci siamo salutati, perché a giugno cambierà pure il Presidente della Federazione. Meglio salutarsi. Ora voglio ripartire da un club”.
Uno sguardo al Paok di suo figlio Razvan: alla fine è riuscito a tenere El Kaddouri, nonostante il pressing del Parma.
“Mio figlio ha fatto bene a tenerlo. El Kaddouri ha accettato di rimanere per aiutare la squadra a vincere il campionato dopo quello che è successo l’anno scorso (l’episodio del presidente che è sceso in campo con una pistola è costato alla squadra una penalizzazione, ndr). Quest’anno il Paok vuole prendersi una bella rivincita. Poi in estate El Kaddouri potrà andare in Italia, al Parma o magari da campione di Grecia da un’altra parte perché avrà un’immagine migliore”.
Chi vincerà?
“La Juve è favorita. E poi ha CR7 che di finali di Champions se ne intende. Questo sarà l’anno della Juve”.
Caos all’Inter, Icardi e la fascia revocata. Come la vede?
“Questa è l’Inter... non riesce a sistemare i rapporti con i calciatori importanti. Aver tolto la fascia di capitano a Icardi è stato un segnale forte, probabilmente il giocatore non l’ha usata per la squadra ma per se stesso. Un capitano deve essere un esempio per tutti, in campo e fuori”.
Come gestire il caso?
“Spalletti e la società sanno cosa fare. Però quando un giocatore non sa comportarsi da capitano e non fa gli interessi della squadra è normale togliergli la fascia. Il capitano deve mettersi a disposizione della squadra. Sono d’accordo con la mossa dell’Inter, giusto aver tolto la fascia a Icardi. E poi basterebbe chiedere a Zanetti come si fa il capitano”.
Calhanoglu nell’ultima partita è stato protagonista con il Milan. È il pupillo di Gattuso.
“Con Gattuso ho parlato più volte, ha sempre speso parole di elogio per Hakan e mi ha detto che non lo metterà mai fuori. Giusto coccolare Calhanoglu perché è un giocatore importante, deve imparare l’italiano per fare ancora meglio. Darà tanto a questo Milan. Avrei voluto farlo capitano della mia Nazionale”.
Perché non è rimasto in Nazionale?
“Il mio contratto scadeva ad agosto, ho preferito lasciare prima perché non è giusto non completare il lavoro. Ci siamo messi d’accordo e ci siamo salutati, perché a giugno cambierà pure il Presidente della Federazione. Meglio salutarsi. Ora voglio ripartire da un club”.
Uno sguardo al Paok di suo figlio Razvan: alla fine è riuscito a tenere El Kaddouri, nonostante il pressing del Parma.
“Mio figlio ha fatto bene a tenerlo. El Kaddouri ha accettato di rimanere per aiutare la squadra a vincere il campionato dopo quello che è successo l’anno scorso (l’episodio del presidente che è sceso in campo con una pistola è costato alla squadra una penalizzazione, ndr). Quest’anno il Paok vuole prendersi una bella rivincita. Poi in estate El Kaddouri potrà andare in Italia, al Parma o magari da campione di Grecia da un’altra parte perché avrà un’immagine migliore”.
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