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LIVE TMW - Pisacane: "Via Barella-Padoin? Difficile metabolizzarne la partenza"
Prima conferenza stampa del ritiro nella Val di Pejo in casa Cagliari: a parlare con la stampa sarà Fabio Pisacane, al termine dell'allenamento mattutino diretto da Rolando Maran.
12.30 – Inizia la conferenza stampa.
Questo è il suo quinto anno a Cagliari, ormai è diventato uno dei senatori.
"È un piacere essere ancora qui, è una soddisfazione personale e un onore".
Si sarebbe aspettato una permanenza così lunga a Cagliari?
"Dentro di me pensavo che sarebbe potuto succedere, ma evidentemente ho tirato fuori tanto, anche se si riparte da zero".
Cosa si aspetta da questo campionato?
"Si riparte da una buona base, l'anno scorso 45 minuti ci hanno diviso dal quindicesimo posto e dimostra che ha qualità e dei valori".
Ogni anno Pisacane parte dalle retrovie, ma poi si è sempre guadagnato il posto da titolare.
"I giovani devono imparare che non bisogna mai abbattersi, accettando le scelte dell'allenatore: se hai la coscienza a posto, sai quello che puoi dare, limiti compresi. Con il mio carattere sono sempre riuscito a ritagliarmi i miei spazi".
In difesa siete in cinque centrali, come si vive la competizione per il ruolo?
"Il campo darà sempre il suo verdetto, l'importante è che tutti portino il proprio contributo alla squadra. Per una squadra come il Cagliari è necessario essere in tanti".
Arriveranno ulteriori rinforzi?
"Questo spetta alla società, noi dobbiamo pensare solo a giocare".
Come metabolizzare gli addi di Srna, Padoin e Barella?
"Dispiace che siano andati via, il segno lasciato da Nicolò è stato forte e sembra ancora che sia con noi. Padoin è un grande professionista, così come Srna che ha portato leadership ed esperienza. Abbiamo fatto fatica a metabolizzare le loro partenze, ma il calcio è fatto di scelte".
Si ricorda il suo primo giorno a Cagliari?
"Ricordo che venne il massaggiatore a prendermi, è stata una scalata dura ma ogni anno è sempre più bello. La Sardegna è una terra che mi è rimasta dentro e per quello ho deciso di fermarmi qui anche dopo il calcio".
12.38 – Termina qui la conferenza stampa.
12.30 – Inizia la conferenza stampa.
Questo è il suo quinto anno a Cagliari, ormai è diventato uno dei senatori.
"È un piacere essere ancora qui, è una soddisfazione personale e un onore".
Si sarebbe aspettato una permanenza così lunga a Cagliari?
"Dentro di me pensavo che sarebbe potuto succedere, ma evidentemente ho tirato fuori tanto, anche se si riparte da zero".
Cosa si aspetta da questo campionato?
"Si riparte da una buona base, l'anno scorso 45 minuti ci hanno diviso dal quindicesimo posto e dimostra che ha qualità e dei valori".
Ogni anno Pisacane parte dalle retrovie, ma poi si è sempre guadagnato il posto da titolare.
"I giovani devono imparare che non bisogna mai abbattersi, accettando le scelte dell'allenatore: se hai la coscienza a posto, sai quello che puoi dare, limiti compresi. Con il mio carattere sono sempre riuscito a ritagliarmi i miei spazi".
In difesa siete in cinque centrali, come si vive la competizione per il ruolo?
"Il campo darà sempre il suo verdetto, l'importante è che tutti portino il proprio contributo alla squadra. Per una squadra come il Cagliari è necessario essere in tanti".
Arriveranno ulteriori rinforzi?
"Questo spetta alla società, noi dobbiamo pensare solo a giocare".
Come metabolizzare gli addi di Srna, Padoin e Barella?
"Dispiace che siano andati via, il segno lasciato da Nicolò è stato forte e sembra ancora che sia con noi. Padoin è un grande professionista, così come Srna che ha portato leadership ed esperienza. Abbiamo fatto fatica a metabolizzare le loro partenze, ma il calcio è fatto di scelte".
Si ricorda il suo primo giorno a Cagliari?
"Ricordo che venne il massaggiatore a prendermi, è stata una scalata dura ma ogni anno è sempre più bello. La Sardegna è una terra che mi è rimasta dentro e per quello ho deciso di fermarmi qui anche dopo il calcio".
12.38 – Termina qui la conferenza stampa.
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